• Keine Ergebnisse gefunden

(1)805 Notizen und Correspondenzen

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Aktie "(1)805 Notizen und Correspondenzen"

Copied!
4
0
0

Wird geladen.... (Jetzt Volltext ansehen)

Volltext

(1)

805

Notizen und Correspondenzen.

Ricordi presi da codici orientali della liiblloteca Mediceo-

Laurenziana di Firenze.

Da Fausto Lasinio.

Nelle vacanze autunnali ilccorsc, c in una breve gita a Firen/c

fatta (Ii fresco, cbbi oecasione tli csaniinarc alcuni codici orientali

della Mcdicco-Laurciiziiina, c prcndcre da essi qualclic ricordo, che

credo non inopportuno communicaro al jjubblico, jierche serve di

correzione al catalogo Assemaniano 'j ed al Biscioniauo, indicando

brevemente ma esattamente il contenuto dei codici da nie visti.

Sanne tutti gli orientalisti e i bibliografi, che vi sarebbe la ncces- sitä di rifare il catalogo dei manoscritti arabi , siriaci etc. c degli

cbraici , o almeno di pubblicarc uu cor rect ori um, non volumi-

noso, nia prcciso c compiuto , aggiungcndo la deserizione dei codici

licrvciuiti alla Laurenziaua dopo 1' Assemani c 11 Biscioni. Augu-

randomi che vcnga presto 11 momento acconcio a talc pubblicazione,

nou ho omcsso, a richiesta di alcuni orientalisti e particolarmcntc

del ch. Oott. M. Steinschneider, mio carissimo e dottissimo amico,

di cmendare, jier (juauto era in mc, i cataloglii Biscioniano c Asse¬

maniano , c per mia istruzione e nel discgno di stampare, ijuando

che fosse, il c or r ec tor i u m mcntovato, ho auch' io csaminato

parecchi codici, e di taluni pongo qui le note ehe ho jiigliato;

senza pretesa di darc un catalogo quale dovrebbe essere, che i

libri bibliografici c di altra natura mi maucaroiio a Firenze c tanto

piii qui maiicano, ma col projiosito di apportar inateriali al cor¬

re cto rium anche prima che i necessari soccorsi letterari me lo

rendano possibile.

Cod. or. LXXVIII, adesso 306 (Assemani, cat. pag. 131).

Sarebbe, secondo l'Assemani, arabo nella parte prima, e nella sc-

1) K iKito che rAsscmamii lccu in grande IVctta questo c.Ttalogo, e dis- tratto da nitre c diverse eure, cssendn riinasto solo lireve tempo a Firenze por la caiioni/.zazioiio dol foiuiatore delle seuide pie Giiuseppc Calasaiizio.

(2)

806 Notixen untl. Correnpondeuxn..

conda iicrsiaiio. La seconda parte contiene rcalmentc 11 noto Ru li¬

ra b-nämah, ma la prima c cosa diversa da (juello che vuole il ca¬

talogo Assem. — L'Assemani trovö scritto al fol. la. , in alto,

^il^UU n-Laj-J! w.Lä^ e no conchiuse che fosse Liber de ethica

et politica, scu de recta administratione di Alfarabio, e dice

che ft arabicus e persico conversus. Se cosi Iosse, dovrebbe

trovar luogo a pag. 2 55 dell' Altärabi di Steinsclineider, fra i

codici cont'Mienti gli scritti a autentici a attribuiti ad al - Farabi

ma bon f'occ il dottissimo lierliuesc a non porvclo. F,oco la mia

breve deserizione. Comincia la parte prima del cod. or. LXXVIII

30«, al fol. 1 b. in alto, cosi:

^A.>.^Jl ^^*.■>■^\ fAW

J>.Z^ Was- UUä-^ LjtLX5>5 \.i.Ac ^jj^-^i! LX*j<\Ji

oLxuJIj ^.'^'^'^ »»-l-*! oIa.-^\>:JI >*5 \^ oUIa^JI y.:a-,\ xjXc

(spazio per metterci JLi in rosso) »^*f: J«/il*J5 ^L«J1 J..«L\Ji J..^Uj|

x.L*JI JX=» L.j>Sj.^ ^^Ai^L*Ji. ^La.ä-kj'sSI j^,4^ QA5sJL*aJ!, eLJ.I

^r^^AJi, AI fol. 122 b. in alto si legge:

^i^*«.^! v_A.iiLj

Sono versi jicrsiani commentati in persiano con molti passi

coranici etc. II primo verso

oy^ ^ S'

f; il principio della notissima opera, che dal verso usatovi c detta

Math naw i (Mes nevi) di tlalal al-üin Rümi, il primo fra'pocti

mistici pcrsiani. Alla mcdesima ojicra appartengono gli altri versi

del wÄxiLj ; mi propongo, alla prima oecasione, riesaminare

il codice, e darne piii ampio c particolareggiato ragguaglio. Ad

ogni modo non e il libro arabo indicate dall' Assemani.

Cod. or. CCXCIU , adesso 8!), secondo l'Assemani (jiiig. ;J!)5.)

sarebbe un trattato di astronomia di Alfarabio, c aggiunge

che il codicc e arabicis literis ct sermone .ab anctore (!!)

Alpharabio (!!) cx.aratus, anno Ilegirac DCCLXX ((Christi 13081.

Ilo csaminato 11 codicc, e dal suo conteiuito ho rilevato che coiitifiic

la nota opera as t ron omico-c o s in ografic a di Halia al-Din Abu

Muh:inmiad al Marrazi al Khii'aqi (^s^i-l), la quale esistc alla

Bodleiana, al Miisco britannico, a Lcida c altrovc, cd e i iiiiosciii- r-

tissima al titolo di x._j.iJl |».l.c ,1, ü^oaäJI v^uj .

(3)

Notizen und Coifespondenzen. 807

L'Assemani invero poteka, anclie senza es.aminare il codice,

vedere di che si trattava, dal 1« foglio a., in alto, in cui si legge:

f^lc Ji Bya*Äjt v'LÄi' jdJf Kt.S'j ^J^'^

e multo piii dal solo leggernc la prefazione. II codice ha fogli 86

(cioö pagine 172), l'ultimo foglio 6 di altra mano.

Cod. or. (ehraico) DXXXIV (in Assemani, cat. p. 486, e di 11 in

Biscioni, ed. in 8" p. 557), adesso 121 Conterrebbe, secondo l'Assemani,

pnplü n^m o Institutiones grammaticae hebraicae,

auctore anonyme. — II codice contiene, invero, cose gr.amm.a-

ticali, ma credo bene indicarne piü esattamente e particolareggia- tamente il contenuto.

I primi 75 fogli coutengono la nota grammatica di a non imo,

che dalle prime parole della prefazione dicese Petach d'bilrai

(il3l nns), in piii Bibliotcclic serbata manoscritta, e jiiii volte

stata stampata (cf. Steinschneider, Bibliographisches Hand¬

buch .. für die hebi'. Spracbkunde, pag. 8).

AI foglio 76 a. comincia un altro lihro grammaticale, che e di

Mosti Qimchi' o Qani chi', col titolo di aia bair '0. Nel corpo

deir opera c'e il nome e cogiiome ■'n7:p rro?:, al fol. 93 a. in basso.

Una grammatica di Jlose Qimchi' con vario titolo fu stampata pa-

recchie volte (v. in Steinsclineider, Bibliogr. Handbuch u. s. w. p. 74

e seg.); ma Shabtäi nel a-'Sa'' tidto cita il aiu ba\a 'o di Mose

Qimchi' come distinto della nota prnmmatica, ed 6 citato pur dal

De Balmis nel Dirnat« -:pT2. Non ho qui modo a stabilire la rela¬

zione tra la nota grammatica di Mose Qimchi e il nostro libro.

Dopo il aiü bao 'O c'e un frammento sul dagesh, mappiq etc.,

forse come dopo il P6tacli dc bäräi, cd. di Costantinopoli 1515

(cf. Steinschneider, {i. 8 del 1. c).

II codice or. med. DXXXVIl (legato insieme al DXXXVI) adesso

451, non 6 in caratteri cbraici c linguaaraba, come il cat. Assemani, e dopo lui il cat. Biscioni, ma e tutto in caratteri cbraici c lingua

ebraica Sul suo contenuto (che e un Liber sortium senza

titolo nö nome di autore) avrö oecasione di parlare altra volta.

II cod. or. D VII, adesso 114, contiene Ui fatto , come dico rAsscmani, 11 Diwän di Abü Firäs, ma oltrc a'(|uello vi si legge nci l'ultinio foglio, eioe 596, una poesia, in 7 versi, di Abü '1 Ilasan Mul.iammad al-Tihämi

(^^L^äjI) che incomincia ,^J! .^^aXi,, ed e Poi c'e

il titolo di un altra poesia del Tih ämi, in cui il poeta Li

>L<J! .i^y'^ ^*vLfij!

Nel cod. ebraico 26 del Pluteo primo (Biscioni cd. in 8"

pag. 55) il libro indicate, sott.) il no. XII, como „nsfb::'o Liber

discursus rationalis. Continet .suinmulas cx Avcrioc (!) auct.

Anon.ymo (!!)" ö iirccisamentc hi traduzione ebr. del commento

S i

(4)

HO« Notizen und Correspondenxen.

medio di Ibn Ruslid (Averroe) al De interpretatione di

Aristotele, corne ho riscontrato ').

E qui termino. Prego i lettori della Zeitschrift a riguar-

dare le niic notizie come semplici ricordi, e correggere c coni-

plctarc dove sia d'uopo. Desidero che agio e mezzi non mi man-

chino col tempo a portare a termine, in modo meno imperfetto, il

corrector inm al Biscioni e all' Assemani; intanto ho crcduto

non dover differire la stampa di questo mie note.

Der Dichler Nicula.

Von Prof Siogfr. GoItUchniidt.

Zn der interessanten Notiz (Ztschr. 22, S. 720), in welcher

l'rof. Weber zuerst die Wichtigkeit von Mallinätba's Scholion zu

Megiiadüta 14 hervorgehoben und deu daselbst genannten Dichter

Nicula ans Licht gezogen hat, sind zwei Nachträge zu machen.

Erstens nämlich enthält dieses Scholion in seinem ersten,

an obiger Stelle nicht mit abgedruckten Theile ein Citat aus dem

Qabdäruava, in weicheni nicula direet als Diebtcrnamen genannt

wird: vänirc kavibhcde syan niculah sthalavetase. Es ist also

nieht daran zu denken, dass .Mallinätha diese Persönlichkeit er¬

funden habe, woraus freilich für den traditionellen Charakter des

in dem Scholion dargestellten Verhältnisses zwischen Kalidäsa,

Nicula und Dinnäga noeh nichts entscheidendes folgt. Denn das

Vorkommen zweier Dichternamen in demselben Verse ist hinrei¬

chend, um die Ertindnngskraft eines indischen Scboliasten in Ver¬

suchung zu fiihren.

Zweitons aber beginnt der Vers, dem unser Dichter seinen

Beinamen Nicula verdanken soll, nicht mit sthitvä und ist das vor¬

ausgehende jalägaye nicht Name eines Werkes: das Scholion über¬

liefert uns vielmehr die ganze trishtubh in folgender Form:

sanisargato doshagunä bliavantity etan mrshä yena jaläcaye'pi |

sthitvänukülain niculai; calantam Atniänam ärakshati sindhuvegät ||

„Fälschlich sagt man, dass aus dem Umgang die guten und

scblecbten Kigenschaften entstehen; denn das Schilf, obgleich im

Meere stehend, erhält sich dadurch, dass es der Strömung nach¬

gibt;" d. h. es ist soweit davon entfernt, von der stolzen mächti-

1) Si osscrvi die in I.aurciiziivnii iici cocliei XXXII, XXXIV e LV del Pluteo 88 lo stesso Biseioni riconosce esistci-c lü versione ebraica del commento (medio) di Averroe al L)e interpretatione. Come nou lo scjiiie ricouoscere nel codice 26 del Pluteo I.?

S i

Referenzen

ÄHNLICHE DOKUMENTE

denen dem Infinitiv passive Bedeutung gegeben werden soll, wäb¬.. rend das regierende Wort diese Bedeutung überhaupt

beachten, als jerus. Der Zusatz findet sich schon zu.. Jos. Die Stellen, die Herr Bacher anführt,

noch, dass die Bonner Universitäts-Bibliothek bereits auf diese Weise in Besitz des Pandit gelangt ist. Aus einem Briefe des

krit keine bedeutende neue Erwerbungen gemacht

Metaphysik, vielleicht gar nur eine Erzäblung oder Mittheilung über. die Uebersetzungen oder die Unvollständigkeit

unser Eustatbius von einem Homonymus nicht getrennt, und

welche nur dadurch unter einander verbunden sind, dass sie alle. die Schule

hiU sa ili Göttertempel, yadä Verehrung (Gottes und des Königs), äiriyädiya auf die Feuerverehrung bezüglich, bägayddi auf die Götterverehrung bezüglich (zwei Monatsnamen)