• Keine Ergebnisse gefunden

Le reti associazionistiche italiane a Berlino

1. Quadro teorico della ricerca

2.5 Possibilità di mantenere la lingua italiana a Berlino

2.5.1 Le reti associazionistiche italiane a Berlino

La rete associazionistica italiana a Berlino, come abbiamo potuto vedere nel paragrafo precedente, è sempre stata presente e attiva. In particolare si può dire che i diversi tipi di associazione rappresen-tano un particolare gruppo migratorio. Oggi alcune delle vecchie associazioni non esistono più, ma hanno lasciato il posto ad altre in continuo rinnovamento in base al gruppo obiettivo.

Tra le associazioni italiane a Berlino impegnate dal punto di vista della legalità e della sua diffusio-ne, troviamo “Mafia? Nein danke”.135 L'associazione si propone di monitorare le attività delle mafie in Germania, di sensibilizzare la popolazione tedesca sulla diffusione della mafia al di fuori dei con-fini italiani, cercando di far pressione sulla realizzazione di una legge europea contro la criminalità organizzata. Si propongono inoltre progetti pedagogici per promuovere la legalità e si coinvolgono, per quanto possibile, scuole ed istituzioni (italo)tedesche.

Un altro argomento che sembra interessare la comunità italiana a Berlino è la promozione della lin-gua e cultura italiana, la quale passa attraverso molte associazioni pubbliche e private, fondazioni ed istituzioni. Spesso la promozione linguistica avviene attraverso la promozione culturale. Tale con-cetto è certamente un punto di forza in quanto l'italiano risulta una lingua di cultura per eccellenza, soprattutto nell'immaginario tedesco.136 Ricordiamo qui innanzitutto l'Istituto italiano di cultura,137 con sede all'interno dell'Ambasciata Italiana di Berlino. Tale istituzione, voluta dal Ministero degli Affari Esteri, si occupa di promuovere la lingua italiana attraverso corsi di lingua ad ogni livello del Quadro Europeo e la certificazione linguistica da un lato e, dall'altro, di sponsorizzare la cultura ita-liana attraverso l'organizzazione di convegni, eventi e manifestazioni. Le lingue utilizzate per tali eventi sono italiano e/o tedesco. L'istituto collabora inoltre con il Centro Studi Italia138 della Freie

135 http://www.mafianeindanke.de/front-page-it?set_language=it

136 Uno degli assunti principali del progetto volto alla promozione della lingua italiana nelle scuole tedesche di Saarbrücken, descritto in Margiotta (2006: 295-311), risiede proprio nel principio della promozione culturale per sostenere ed ampliare la diffusione della lingua italiana nella regione.

137 http://www.iicberlino.esteri.it/IIC_Berlino

138 http://www.geisteswissenschaften.fu-berlin.de/it/italienzentrum/index.html

Universität. In realtà il centro è stato fondato da tale università, ma alla base vi è l'intento di coin-volgere e coordinare tutti dipartimenti delle università berlinesi e di Potsdam che si occupano dell'I-talia sotto i più svariati punti di vista. Inoltre, esiste una collaborazione scientifica tra le citate uni-versità tedesche e le uniuni-versità italiane in ogni disciplina. Il centro infatti non è rivolto alla sola ita-lianistica, ma a tutti i settori delle scienze e alla promozione della collaborazione scientifica italo-te-desca.

La Società Dante Alighieri139 si occupa a sua volta della promozione della lingua e della cultura ita-liana attraverso corsi di lingua, diritto, cultura itaita-liana, convegni, cineforum e certificazione delle competenze nella lingua italiana, essendo centro PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri).

La sede è inoltre dotata di una biblioteca.

Particolarmente dedicata alla promozione della lingua e cultura italiana per i bambini risulta la Onlus Bocconcini di Cultura,140 la quale organizza visite guidate in lingua italiana presso musei, spettacoli teatrali, concerti e così via. Dal 2015 tale onlus è ente gestore dei corsi di lingua e cultura italiana. Per quanto riguarda la promozione di valori legati alla provenienza regionale si citano le associazioni “Emilia Romagna nel Mondo”,141 fondata nel 2001 e il “Circolo Sardo di Berlino”,142 entrambe le associazioni si propongono di promuovere la propria cultura e identità in seno alla comunità tedesca.

Un'associazione di vecchia fondazione ancora attiva a Berlino è l'Associazione Culturale Italo-Tedesca Malaparte,143 la quale ha sede presso un ristorante italiano a Berlino. È ritrovo di connazio-nali, si offrono lezioni di tedesco e di italiano, si propongono eventi cinematografici e culturali in lingua italiana e tedesca.

A livello religioso, naturalmente, troviamo la Missione Cattolica Italiana.144 Tuttavia, dalle intervi-ste effettuate, non trascurabile sembra la presenza di una comunità italiana di diversa professione, quella dei Testimoni di Geova, oltre ovviamente a coloro che si professano senza confessione. En-trambe le comunità religiose offrono servizi spirituali in lingua italiana. Le celebrazioni si tengono in orari separati rispetto alle comunità tedesche, sebbene si usufruisca delle stesse sedi. Talvolta, per le celebrazioni maggiori si opera invece insieme, celebrando il servizio religioso in parte in tedesco, in parte in italiano. Si assiste però oggi, a detta dei fedeli cattolici e dei testimoni di Geova, ad un orientamento volto all'integrazione delle due comunità attraverso riti in sola lingua tedesca. Per quanto riguarda la chiesa cattolica, meglio conosciuta da chi scrive, tale politica sarebbe dovuta da

139 https://danteberlin.com/

140 http://www.bocconcini.net/

141 http://www.emiliaromagnainberlin.de/index.html

142 http://www.sardanet.org/cms/

143 https://sites.google.com/site/associazionemalaparte/

144 http://www.situs.it/mci-berlino/

un lato alla mancanza di sacerdoti da inviare nelle missioni all'estero, collegabile al calo delle voca-zioni, dall'altra probabilmente ad un risparmio economico, essendo la comunità cattolica italiana in affitto presso la chiesa della comunità cattolica tedesca. Tuttavia il continuo arrivo di italiani nella capitale tedesca potrebbe rallentare il processo di integrazione, lasciando in vita la Missione Italiana ancora per molto tempo.

Le associazioni e le istituzioni qui citate non esauriscono il panorama delle associazioni italiane a Berlino, ma è importante sottolineare che esse contribuiscono, ognuna secondo la propria vocazio-ne, a mantenere il contatto con la lingua e la cultura italiana nella capitale tedesca, cercando di coin-volgere entrambe le comunità in un'ottica di integrazione nel suo senso più compiuto, ovvero quello di un arricchimento. Tali associazioni risultano estremamente importanti anche per dare nuovamen-te lustro alla comunità italiana e all'Italia snuovamen-tessa rispetto ai disincantati occhi nuovamen-tedeschi e si differenziano dalle associazioni italiane diffuse in altri luoghi della Germania in senso positivo. In Riva (2009: 243-251), infatti, si legge di un associazionismo con la funzione di protezione verso una società percepita come lontana, quella tedesca appunto. In questo caso molte delle testimonian-ze presentate sono scettiche nei confronti di un associazionismo che crea ghettizzazione e non pro-muove la lingua e la cultura italiana. Le associazioni vengono viste come un luogo surreale, dove

“[...] non ci sono delle attività culturali […]. Invece si mangia la pizza, si vede la partita, si parla un dialetto che nemmeno più in Italia esiste. […] se dovessi mandare mio figlio in un centro culturale così io sarei spaventato”.145 Probabilmente è la funzione stessa di protezione, di ricreazione di un mondo che è stato lasciato e non esiste più nemmeno là dov'era, la mancanza di promozione di ciò che invece rimane perpetuo come l'arte, la musica, la letteratura, l'incapacità di coinvolgere la socie-tà tedesca, che ha impedito alle associazioni italiane di avere un certo peso socio-politico. Al con-trario, a Berlino le associazioni hanno sempre rappresentato e sono a loro volta state rappresentate dai diversi gruppi di migranti, ognuno con le proprie esigenze e hanno sempre rivolto le loro offerte anche alla società tedesca. Molte delle manifestazioni si svolgono in entrambe le lingue o solo in te-desco o solo in Italiano, si offrono corsi sia di italiano sia di tete-desco. Lo scopo di tali associazioni è infatti come abbiamo visto la promozione della lingua e della cultura italiana, nonché il legame con la madre patria, ma anche e soprattutto l'integrazione all'interno della società tedesca. Tali progetti sono possibili perché la migrazione italiana a Berlino, come vedremo, è una migrazione che tenden-zialmente non ha la prospettiva di un ritorno e non è tutta concentrata sul concetto di 'famiglia'. La consapevolezza che la propria vita e quella dei propri figli rimarrà lontano da casa, è forse la forza conduttrice delle associazioni stesse, le quali non vogliono celebrare il passato che non esiste più, quanto la bellezza di un patrimonio culturale che è loro proprio e che sembra essere eterna e

condi-145 Cit. in Riva (2009: 250).

visibile anche dai tedeschi. Non è un caso che molte delle associazioni italo-berlinesi abbiano chie-sto fondi non solo alle istituzioni italiane, bensì anche a quelle tedesche e stiano cercando di imporsi nel panorama socio-culturale di Berlino. Tuttavia si deve anche considerare il diverso stampo di mi-grazione. Nella capitale tedesca come abbiamo già potuto osservare non emigravano solo Gastarbei-ter, bensì anche soggetti politicamente, socialmente e culturalmente impegnati. Tale pubblico con-sente certamente una partecipazione ad eventi culturali che in altre città andrebbero incontro al falli-mento.146 La mancanza di successo in altri luoghi della Germania, anche per quanto riguarda gli aiu-ti linguisaiu-tici offeraiu-ti ai bambini, così come segnalato in Riva (2009: 255), sembrerebbe dovuto all'in-capacità di ammettere che il percorso migratorio non sia stato soddisfacente, che non si sia stati in grado di integrarsi all'interno della società ospite. Anche tale incapacità di integrazione sarebbe tuttavia da ricondursi alla mancanza di strumenti culturali con cui affrontare la migrazione.

La nuova migrazione italiana a Berlino, inoltre, utilizza i social networks per creare contatti perso-nali e lavorativi, gruppi e, dunque, comunità di italiani a Berlino. Si veda ad esempio:

Nome Natura Obiettivo (così come

ri-portato sul sito)

Berlinitaly Network tra professioni-sti a Berlino

IAP – italianiaparigi.it.

Tabella 1. Alcuni social networks dedicati alla comunità italo-berlinese.

La presenza di blog e siti internet di questo tenore continuerà prevedibilmente ad aumentare nel tempo. Tutti questi strumenti, talvolta sviluppati da una migrazione non proprio recente, sono a di-sposizione di tutti gli emigrati italiani e dei loro discendenti. Non sono importanti solo da un punto di vista sociologico, ma anche linguistico e culturale. Tuttavia, si teme che tali strumenti di comuni-cazione siano in realtà funzionali per le sole prime generazioni e non per le seconde, le quali non sentono, probabilmente, la necessità di dover restare ancorati a un concetto di italianità che non hanno mai vissuto, quanto piuttosto di sapere che ci sono altre persone che condividono la loro

par-ticolarità.147 Inoltre, rimane da chiedersi se tali siti non si traducano nella ghettizzazione virtuale dei nuovi migranti.