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Analisi delle competenze nel berlinese

1. Quadro teorico della ricerca

5.3 Analisi sociolinguistica del gruppo con almeno un genitore italofono

5.3.5 Analisi delle competenze linguistiche

5.3.5.4 Analisi delle competenze nel berlinese

Anche le competenze nel berlinese risultano per lo più nulle, in qualche caso questi soggetti sono stati avvicinati a tale codice tramite la scuola, così come i compagni di origine siciliana.

Informanti Leggere Scrivere Parlare Ascoltare

Amm2 n n n n

Mam2 n n n n

Irm2 n n n n

Vim2 b n s s

Marm2 s s s b

Anm2 n n n s

Com2 n n s n

Lum2 _ _ _ _

Jasm2 n b s b

Sam2 n n n n

Ivm2 s s s s

Jam2 s s s b

Emm2 n n n s

Vam2 s s n n

Dam2 n n n n

Luim2 n n n n

Tabella 57. Analisi delle abilità linguistiche nel berlinese.

Nella seguente intervista si osserva nuovamente, come già dichiarato dagli altri membri del campio-ne, l’emergere di una percezione nei confronti del dialetto berlinese che lo lega indissolubilmente al tedesco, a differenza di altri dialetti tedeschi e dei dialetti italiani, che risultano incomprensibili:

Lum2. Il berlinese è un dialetto (…) da cui ci si può distanziare molto più facilmente nel senso che la maggior parte dei berlinesi veri che parlano il berlinese sono assolu-tamente comprensibili e riescono a parlare tedesco mentre sia per altri dialetti regio-nali della Germania che dell’Italia a volte è davvero cioè davvero per me è una lin-gua assolutamente incomprensibile.

È probabile che coloro che dichiarino competenze nulle siano dunque soggetti mai entrati in contat-to con il dialetcontat-to berlinese.

5.3.6 Ruolo dei codici all'interno del repertorio

Per quanto riguarda il rapporto tra i codici contenuti nei due repertori in contatto, si osserva che il dialetto italo-romanzo compare solo due volte, di cui una in concomitanza con l'italiano, come rap-presentante della cultura di appartenenza. Tale affermazione, soprattutto se confrontata con le com-petenze degli informanti verso tale codice, risulta indicativa di una tendenza a percepire il dialetto come rappresentante di una realtà culturale indipendentemente dal fatto che essi siano in grado di padroneggiare o meno tale codice. Tale sentimento si rifà a quanto esposto da alcuni membri della

prima generazione che associano il dialetto all'atmosfera di casa, rappresentante di qualcosa di ormai remoto, forse mai proprio, in grado però di far riaffiorare sentimenti positivi, di natura culturale e, soprattutto, familiare.

Quale lingua, secondo te, veicola i concetti di:

Quale lingua

Tabella 58. Ruolo dei diversi codici all’interno del repertorio.

L’identità rimane un concetto a metà tra lingua tedesca e italiana, tra realtà tedesca e italiana, un’a-strazione ancora e probabilmente in costante dinamismo.

Il tedesco è, come già detto nei commenti alle abilità linguistiche, la lingua preferita, in cui ci si sente più sicuri, ma anche la lingua scelta per parlare di sé, di seguito uno stralcio di intervista rila-sciata da un’informante che ha dichiarato un’identità veicolata dal tedesco, nonostante i due genitori italiani:

I. La lingua che sceglieresti per parlare di te, è sempre il tedesco?

Lum2. Sì, diciamo di sì, perché io mi sento soprattutto berlinese, non direi tedesca perché (…) non conosco molto bene la Germania, conosco meglio l’Italia però mi sento di Berlino.

Inoltre tale codice riscuote maggior successo nei concetti di utilità e importanza rispetto alla lingua italiana, si legga quanto riportato di seguito:

I. Consiglieresti ad un tuo amico di imparare l’italiano?

Mam2. Sì I. Perché?

Mam2. Perché è una lingua bella I. Può essere anche utile?

Mam2. Solo in Italia

L’elemento interessante risulta l’emergere della considerazione di altre lingue quali l’inglese e il ci-nese, tale dato getta luce sull’importanza del bi-plurilinguismo per i soggetti intervistati. Apprende-re più lingue è per loro un vantaggio irrinunciabile e non sembrano esserne particolarmente

spaven-tati. Tuttavia, tale dato è un segnale sulla gerarchia linguistica a guida inglese, contro la quale le al-tre lingue nulla possono.

Anche in questo caso il dialetto berlinese non rientra nei codici citati, ancora una dimostrazione del fatto che è un codice che gli informanti non sono interessati ad includere nel proprio repertorio.

Tale codice è percepito come un sistema linguistico duro e difficile, ma queste percezioni ancora una volta non risultano chiare, soprattutto non sui parlanti berlinese, i quali vengono descritti talvol-ta come anziani, talvol-talvoltalvol-ta come maleducati, talvol-talvoltalvol-ta come amichevoli. Si è dunque chiesto agli infor-manti di esprimere un giudizio su come avvertono o avvertirebbero l'utilizzo del berlinese al posto del tedesco nei loro confronti. Innanzitutto ben 8 soggetti dichiarano di non essere mai entrati in contatto diretto con tale codice in contesti informali. Tendenzialmente non si registrano atteggia-menti negativi, solo in un caso sembrerebbe maleducato, ma per lo più è considerato inaspettato, a conferma della percezione di scarso utilizzo di tale codice, almeno nella realtà degli informanti.

Alla domanda: “Qualcuno si è mai rivolto a voi in dialetto berlinese? In tal caso, come vi è sembrato questo atteggiamento?”, abbiamo ottenuto le seguenti risposte:

nfor-manti No

Maledu-cato

Fuori luogo

Inaspet-tato Gentile

Amiche-vole Altro

Amm2 x x

Mam2 x x x x

Irm2 x x x

Vim2 x

Marm2 x x x

Anm2 x x Strano

Com2 x x x

Lum2 x

Dipende dalle abi-tudini dell’interl

ocutore

Jasm2 x x

Sam2 x x

Ivm2 x x

Jam2 x Non è

strano

Emm2 x x

Vam2 x x

Dam2 x x

Luim2 x x

Tabella 59. Percezioni nei confronti del berlinese.

6 Analisi linguistica

Nel presente capitolo si presenteranno i tratti da ritenersi tipici dell’italiano parlato dai gruppi che costituiscono il campione della presente ricerca. Interessante in quest'analisi risulta il fatto che si tratta di una divisione su base sociale. Il gruppo siciliano qui intervistato non è rappresentativo dei siciliani a Berlino,211 quanto di quegli emigrati con basso grado di istruzione provenienti da un con-testo dove si utilizzava il dialetto come codice linguistico principale della comunicazione quotidia-na. Per la scelta dei tratti ci si è rifatti in parte al lavoro di Berruto ([1983] 2012: 141-181), nel quale viene presentata una selezione di ventotto elementi caratterizzanti l’italiano popolare. Come già det-to, tale scelta è da ricondursi al fatto che la varietà di italiano popolare è stata spesso associata all’i-taliano parlato dagli immigrati italiani all’estero.212 L’analisi linguistica verrà preceduta da una bre-ve introduzione teorica di sociolinguistica dell’italiano, così da chiarire in che quadro si collocano le varietà descritte di seguito.

6.1 L'italiano degli emigrati a Berlino: dall'italianizzazione allo sviluppo