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> Rapporto forestale 2015 Stato e utilizzazione del bosco svizzero UFAM / WSL 2015
6.3 Situazione economica delle aziende forestali
Matthias Kläy
> La situazione economica delle aziende forestali svizzere resta difficile; dagli anni Novanta in poi evidenziano perdite annuali.
> Le condizioni del mercato internazionale per l’economia forestale e del legno svizzera sono sfavorevoli. I costi della gestione forestale non possono essere abbassati in misura equivalente alla riduzione dei ricavi ottenuti dalla vendita del legname.
> L’economia forestale e del legno ha bisogno in primo luogo di migliori condizioni di mercato e in secondo luogo di altre misure per ridurre i costi e aprire nuove fonti di ricavo.
Introiti e costi delle aziende forestali
Dagli anni Novanta in poi, nella maggior parte delle aziende forestali svizzere le spese sono state più elevate delle entrate;
in media sono state registrate perdite, nonostante i contri- buti degli enti pubblici (fig. 6.3.1). I disavanzi comprovati nel 2012 ammontano a 58 milioni di franchi. I risultati della Rete pilota di aziende forestali della Svizzera (TBN) indicano che i costi per la gestione senza copertura finanziaria ammon- tano a 77 franchi per ettaro. Per l’utilizzazione di un metro cubo (m3) di legname, questi costi ammontano a 17 franchi.
Un motivo importante è dato dal fatto che per l’economia forestale svizzera le condizioni di mercato in Europa sono sfavorevoli; i margini di guadagno e i ricavi subiscono forti
pressioni (cap. 3.2). I semilavorati e i prodotti finiti possono essere realizzati a basso costo all’estero e importati a buon mercato a causa del franco forte. Per questo motivo, la nostra economia forestale e del legno può trarre solo un beneficio minimo dall’attuale boom dell’edilizia in legno.
La pressione sui prezzi si ripercuote in parte sui proprie- tari di bosco, per i quali il ricavo dalla vendita del legname costituisce la principale fonte di reddito. Un’importante voce di spesa delle aziende forestali è rappresentata dagli oneri salariali. Dagli anni Sessanta, i ricavi ottenuti dalla vendita del legname e gli oneri salariali hanno subito un’evoluzione contrapposta: mentre i prezzi del legname si sono abbassati sensibilmente, gli oneri salariali sono aumentati (fig. 6.3.2). Le
Fig. 6.3.1 Andamento delle entrate e delle uscite delle aziende forestali svizzere (movimento complessivo) in milioni di franchi tra il 1992 e il 2012. Fonte: UST e UFAM 2013
300 400 500 600 700
350 450 550 650 750
1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012
Mio. fr., reali
Entrate incl. contributi di terzi Uscite
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aziende forestali sono riuscite a ridurre i costi della gestione forestale, ma non in misura equivalente alla contrazione dei ricavi dalla vendita del legname. Ciò si spiega in parte con la forte parcellizzazione della proprietà forestale e della gestione (cap. 6.1), con la cura impegnativa del bosco di protezione e con lo standard elevato delle prestazioni a favore del benessere sociale (p. es. il bosco come spazio ricreativo).
Economia forestale
Da un punto di vista commerciale, alle prestazioni che l’eco- nomia forestale fornisce a favore del benessere pubblico (in particolare per le attività ricreative, la biodiversità forestale, l’acqua potabile o i serbatoi di CO2) non è stato ancora attri- buito un adeguato valore economico. In questo ambito sono necessarie condizioni generali migliori (cap. 6.2). Sono però indispensabili anche nuovi sforzi da parte dei proprietari di bosco e delle loro aziende forestali per impostare l’economia forestale in modo più efficiente. Al momento per il legno ci sono buone prospettive future: in parte come prodotto rinno- vabile per la costruzione e vettore energetico, in parte come materia prima per una moltitudine di altri impieghi, in parti- colare per l’industria tessile e l’industria chimica. Tuttavia è poco probabile che in un futuro prossimo i prezzi del legname tornino ai livelli dei tempi d’oro (prima del 1990). Nei pros- simi anni, quindi, le condizioni di mercato per l’economia forestale e del legno locale potrebbero restare difficili. La situazione economica del settore forestale potrebbe migliorare con le misure seguenti:
> È indispensabile un chiaro orientamento strategico delle aziende forestali. Questo presuppone un riesame accu- rato delle condizioni operative generali, centrando gli obiet- tivi sui prodotti fondamentali, diversificando solo
quando sussista un’equivalente richiesta e disponibilità a pagare.
> Le capacità aziendali per quanto riguarda il personale e le macchine devono essere allineate sull’attività fonda- mentale della gestione forestale. Per la raccolta del legname e la cura del bosco si devono perciò impiegare i procedimenti più razionali.
> È necessaria la cooperazione tra proprietari e una mag- giore collaborazione con le imprese forestali specializzate.
> La densità dell’allacciamento forestale va ottimizzata e bisogna elaborare e applicare nuove strategie per la sua gestione.
> Alle prestazioni a favore del benessere generale va attri- buito un valore economico.
La Politica forestale 2020 della Confederazione (UFAM2013c) contempla una serie di provvedimenti a sostegno dei proprie- tari forestali per migliorare la loro efficienza economica. La Confederazione e i Cantoni stimolano per esempio la coope- razione tra proprietari nell’ambito di accordi programmatici.
Fig. 6.3.2 Andamento dei prezzi reali del legname lungo di abete rosso e bianco (in fr. per m3) e dei costi reali del lavoro (in fr.
per paga oraria lorda) nell’economia forestale svizzera per gli anni 1940–2008 (dati parzialmente interpolati: linea tratteggiata).
Fonte: Nellen 2011 e Hess 2011
0 100 200 300 400 500 600
1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000
Prezzo del legname Paga oraria
Prezzo medio del legname in fr./m³ Paga oraria reale in fr.
0 5 10 15 20 25 30 35