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Olschewski, R. (2015). Importanza dell'economia forestale e del legno per l'economia nazionale. In A. Rigling & H. P. Schaffer (Eds.), Rapporto forestale 2015. Stato e utilizzazione del bosco svizzero (pp. 102-105). Ufficio federale dell'ambiente UFAM;

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> Rapporto forestale 2015 Stato e utilizzazione del bosco svizzero UFAM / WSL 2015

6.2 Importanza dell’economia forestale e del legno per l’economia nazionale

Roland Olschewski

> L’economia forestale e del legno contribuisce con poco meno dell’1 per cento al risultato economico nazionale.

Questo risultato è realizzato in prevalenza nell’ambito dell’economia del legno.

> Dato che, oltre alla produzione di legname, il bosco fornisce numerosi servizi ecosistemici, l’importanza economica del settore forestale è più elevata di quanto attestato nei conti nazionali.

> Rispetto al Rapporto forestale 2005, il valore aggiunto nell’industria della carta è diminuito, mentre nell’ambito dell’economia forestale e della lavorazione e trasformazione del legno si registra un aumento nominale.

Valore aggiunto

L’economia forestale e del legno comprende numerose aziende private e pubbliche in diversi settori di produzione. All’econo- mia forestale appartengono le aziende forestali pubbliche, il bosco privato, come pure le imprese forestali e i vivai forestali.

L’economia del legno si suddivide nella lavorazione e trasfor- mazione del legno e nell’industria della cellulosa, della carta e del cartone. Tutti i settori hanno in comune una produzione che si basa direttamente o indirettamente sulla materia prima legno. La figura 6.2.1 fornisce una panoramica sui processi di produzione dell’economia forestale e del legno.

Il contributo dell’economia forestale e del legno all’e- conomia svizzera può essere rilevato e presentato per mezzo della contabilità nazionale (tab. 6.2.1). Il valore della produ- zione lorda designa il valore complessivo di tutte le merci e prestazioni prodotte nel corso di un anno. Il valore aggiunto lordo (VAL) si ottiene dalla differenza tra il valore della pro- duzione e i costi intermedi, ossia le merci e le prestazioni con- sumate, lavorate o trasformate nel processo di produzione. Nel 2011, il VAL dell’economia forestale e del legno ammontava a poco meno dell’1 per cento del VAL complessivo a livello nazionale, di cui due terzi conseguiti dalla lavorazione e tra- sformazione del legno, un quarto dall’industria della carta e del cartone e poco meno di un dodicesimo dall’economia forestale. La figura 6.2.2 indica l’evoluzione del VAL nei vari settori produttivi: dal 2001, il VAL (non adeguato all’infla- zione) dell’economia forestale è aumentato all’incirca del 50 per cento – da circa 250 a poco meno di 400 milioni di franchi. Nello stesso periodo, il settore della lavorazione e trasformazione del legno ha registrato un aumento del 30 per cento circa, mentre il rendimento dell’industria della cellulosa, della carta e del cartone è calato circa del 15 per cento. A questa flessione ha contribuito anche la chiusura in Svizzera di rinomate cartiere e fabbriche di cellulosa. Dal 2008 in poi, in

tutti i settori produttivi è inoltre riconoscibile l’effetto frenante della crisi economica internazionale.

Economia forestale

L’aumento nominale del valore aggiunto nell’economia fore- stale dopo il 2001 si fonda principalmente su un «effetto di ripresa», poiché quel livello di valore aggiunto era già stato conseguito con la tempesta «Lothar». Ai danni causati nel bosco dalla tempesta, ha fatto seguito l’improvvisa utilizza- zione forzata di parecchio legname. Ciò ha indotto un dra- stico crollo dei prezzi e, di conseguenza, una flessione del valore. Calcolando il VAL degli ultimi dieci anni, mantenendo costanti i prezzi del 2000, si ottiene una media annuale di

Fig. 6.2.1 Processi produttivi nell’economia forestale e del legno. Fonte: illustrazione secondo Bergen et al. 2013

Bosco

Legno grezzo Prestazioni protettive Prestazioni ricreative Legno da energia Legname da costruzione

Legno in tronchi Legno da industria

Legno segato

Impiallacciature Scarti di legno Pannelli truciolari

Pannelli di fibre Legno compensato

Cellulosa Pasta di legno

Carta Cartone Legno usato Prodotti finiti di legno Carta usata

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> 6 Socioeconomia 6.2 Importanza dell’economia forestale e del legno per l’economia nazionale 103

circa 220 milioni di franchi, con una leggera tendenza nega- tiva dal 2008. Il contributo dell’economia forestale al bilan- cio economico svizzero persiste quindi su un livello basso e la situazione economica delle aziende forestali resta difficile (cap. 6.3). La contabilità nazionale rileva tuttavia solo le merci e le prestazioni commercializzate e non va considerata alla stessa stregua dell’importanza economica effettiva del bosco.

Infatti, oltre alla produzione di legno grezzo, il bosco mette a disposizione numerose funzioni, per esempio la protezione del clima, della biodiversità e dei suoli, la protezione dalle valanghe e la possibilità di svago (fig. 6.2.3, cap. 1.1). Queste prestazioni sono sovente beni comuni e tornano a beneficio di tutta la popolazione, piuttosto che al singolo proprietario di bosco (cfr. riquadro 1, fig. 6.2.4). Le funzioni si menzionano anche come servizi ecosistemici, un termine basato sull’ap- proccio ecosistemico della Valutazione degli ecosistemi per il millennio (MEA 2005). Si differenziano tra prestazioni di sostegno, di messa a disposizione, di regolazione e culturali

fornite dagli ecosistemi. Questa suddivisione favorisce l’ap- proccio in categorie economiche, agevola una valutazione economica e consente una migliore classificazione settoriale (Bergen et al. 2013).

Un passo importante in tal senso è rappresentato anche dalla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, introdotta nel 2008. Uno dei suoi obiettivi è quello di utiliz- zare le risorse in modo più efficiente, eliminare gli incentivi inopportuni e concedere più margine di manovra ai Cantoni.

Le prestazioni da fornire assumono così un’importanza pre- ponderante (UFAM 2011b; cap. 6.4). Dal 2008 al 2012 sono stati erogati fondi pubblici per un valore medio di circa 225 milioni di franchi l’anno per servizi prestati nei quattro ambiti bosco di protezione, opere di protezione e documen- tazione sui pericoli, biodiversità ed economia forestale. La somma di questi contributi rispecchia solo in modo limitato il beneficio economico che deriva dal bosco. Per calcolarlo in

Riquadro 1: Bosco e protezione del clima

La crescita dei boschi sottrae CO2 all’atmosfera, poiché la metà della biomassa secca prodotta è formata da carbonio puro (cap. 1.4). Dal punto di vista economico, l’immagazzinamento del carbonio nei boschi rap- presenta un bene comune: la riduzione della concentrazione di CO2 nell’atmosfera contrasta l’effetto dei cambiamenti climatici. Una commer- cializzazione del bene «protezione del clima attraverso la gestione fore- stale» è difficile, poiché si tratta di un bene che apporta beneficio a tutti, nessuno escluso, e la sua disponibilità non è oggetto di concorrenza.

Nell’ambito del Protocollo internazionale di Kyoto, molti Paesi industria- lizzati hanno deciso di inserire la prestazione di protezione del clima attraverso la gestione forestale nel bilancio nazionale del CO2. Ciò per- mette di ridurre in parte le loro emissioni di CO2 per mezzo dello stoccaggio del carbonio dei boschi indigeni e dunque di soddisfare gli obblighi internazionali (cap. 1.4). Tuttavia, i proprietari dei boschi non sono stati ancora ricompensati per questo servizio in relazione alla protezione del clima e, di conseguenza, tale voce non appare ancora nei conti economici nazionali (Bergen et al. 2013).

Fig. 6.2.2 Andamento del valore aggiunto lordo nominale dell’economia forestale e del legno in milioni di franchi.

Fonte: UFAM 2013a

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010

3500

Mio. fr.

Lavorazione e trasformazione del legno Cellulosa, carta, cartone

Economia forestale Tab. 6.2.1

Prestazioni dell’economia forestale e del legno nel 2011 in milioni di franchi e percentuali del valore aggiunto lordo nazionale.

Fonte: UFAM 2013a

Economia forestale Lavorazione e trasformazione del legno Carta / cartone / cellulosa Svizzera in totale

Mio. fr. % Mio. fr. % Mio. fr. % Mio. fr.

Valore della produzione lorda 872 0,07 8494 0,73 3874 0,33 1 167 377

Consumi intermedi 509 0,08 5177 0,84 2588 0,42 614 172

Valore aggiunto lordo 363 0,06 3317 0,57 1287 0,22 585 102

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> Rapporto forestale 2015 Stato e utilizzazione del bosco svizzero UFAM / WSL 2015

modo più preciso sarebbe necessaria una valutazione econo- mica più ampia e la valorizzazione dei beni pubblici nell’am- bito di una contabilità ambientale. Questa potrebbe dimostrare che l’economia forestale realizza un valore aggiunto notevol- mente più elevato di quanto finora rilevato statisticamente. La compensazione di prestazioni ambientali e la loro conside- razione nel processo produttivo, può fornire un importante contributo per l’uso efficiente e sostenibile delle risorse.

Valore aggiunto del legno per fasi di trasformazione

Il modo in cui il legno è impiegato, può essere suddiviso in varie fasi di trasformazione (UFAM 2013a). La tabella 6.2.2 confronta, per tutta la Svizzera, il volume del legname trasfor- mato e il valore aggiunto ottenuto nei diversi stadi di produ- zione. Le filiere del valore aggiunto a livello regionale possono inoltre essere raffigurate nell’ambito di «analisi dei cluster»

(cfr. riquadro 2). Il prelievo della materia prima e il riciclag- gio forniscono solo il 6 per cento circa del valore aggiunto del legno. L’impiego come materiale, in forma di tronchi o

legno da industria e di carta usata, contribuisce al 70 per cento circa e l’uso energetico quasi al 30 per cento. Nella prima e seconda fase di trasformazione si ottiene il 15 per cento del valore aggiunto del legno. La quota più importante è quella dell’impiego come materiale con il 94 per cento, per esempio come legno segato o compensato e pannelli di truciolato e di fibre (1a fase di trasformazione) o come finestre e parquet (2a fase di trasformazione). Il valore aggiunto più elevato, con una quota del 79 per cento, è quello del consumo finale, di cui fanno parte anche l’edilizia e la produzione di mobili, come pure di carta e cartone. In questo caso, la maggior parte è rea- lizzata dall’impiego come materiale, mentre l’uso energetico, riconducibile quasi esclusivamente all’utilizzo della legna nei riscaldamenti, contribuisce poco al valore aggiunto. Le cifre della tabella 6.2.2 mostrano che il valore aggiunto aumenta con l’impiego come materiale in fasi di trasformazione più avanzate, mentre diminuisce nell’uso a scopo energetico. Ciò si evidenzia particolarmente a livello del consumo finale:

benché l’uso a scopo energetico rappresenti quasi la metà del

Fig. 6.2.3 Oltre alla produzione di legname, il bosco offre anche possibilità per le attività sportive.

Foto: Manuela Di Giulio Riquadro 2: Importanza dell’economia forestale e del legno

a livello regionale

L’importanza economica di settori produttivi collegati tra loro può essere esaminata con le «analisi dei cluster» a livello regionale, nelle quali si rappresenta per esempio la filiera del valore aggiunto del legno: dal prelievo del legname presso il proprietario del bosco, passando per la trasformazione in segheria, fino alla produzione di finestre o di mobili in falegnameria. Ciò dovrebbe consentire di identificare i settori pro- duttivi concorrenziali e individuare le potenzialità per lo sviluppo a livello regionale (Lehner et al. 2014).

In Svizzera, l’importanza economica di tali cluster regionali è variabile e in alcuni Cantoni è di gran lunga superiore alla media nazionale. Questi cluster di successo economico hanno spesso origini storiche, e la loro concorrenzialità si basa su molti fattori, specifici della regione. Derivarne delle raccomandazioni generali per ottenere un incremento mirato e a lungo termine dell’economia forestale e del legno in altre regioni è possi- bile solo in misura limitata.

Tab. 6.2.2

Volumi in metri cubi di massa legnosa solida e valore aggiunto del legno in milioni di franchi e in percentuali nelle diverse fasi di produzione nel 2010. Fonte: UFAM 2013b

Fase di produzione Uso come materiale Uso energetico Totale

Mio. m3 % Mio. fr. % Mio. m3 % Mio. fr. % Mio. m3 Mio. fr. %

Estrazione di materia prima, riciclaggio 5,3 54 250 71 4,6 46 100 29 9,9 350 6

1a e 2a fase di trasformazione 2,8 72 850 94 1,1 28 50 6 3,9 900 15

Consumo finale 4,4 52 4170 87 4,1 48 610 13 8,5 4780 79

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volume di legname, la sua quota di valore aggiunto è solo del 13 per cento. L’uso come materiale contribuisce invece all’87 per cento della creazione di valore. Ciò significa che una quantità di volume relativamente elevata determina quote di valore comparativamente basse. Un impiego efficiente è proposto dalla cosiddetta utilizzazione a cascata: il legno è in un primo momento usato come materiale mentre la sua valo- rizzazione energetica avviene solo quando i prodotti del legno giungono alla fine del loro ciclo di vita.

Fig. 6.2.4 Questo bosco autunnale non invita solo allo svago, ma è pure un importante serbatoio di carbonio.

Foto: Hanne Gössl, FVA

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