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Hölling, D., Beenken, L., Brockerhoff, E., & Queloz, V. (2020). Falena siberiana. Dendrolimus sibiricus Chetverikov. Factsheet protezione della foresta svizzera. Birmensdorf: Protezione della foresta svizzera; Istituto federale per la foresta, la neve e

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Academic year: 2022

Aktie "Hölling, D., Beenken, L., Brockerhoff, E., & Queloz, V. (2020). Falena siberiana. Dendrolimus sibiricus Chetverikov. Factsheet protezione della foresta svizzera. Birmensdorf: Protezione della foresta svizzera; Istituto federale per la foresta, la neve e "

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Specie di piante legnose

Principali ospiti nella zona di origine: abeti (Abies spp.), pini (Pinus spp.), pecci (Picea spp.) e larici (Larix spp.).

Factsheet Protezione della foresta svizzera

Falena siberiana

Dendrolimus sibiricus Chetverikov

Fig. 1 Bruco di Dendrolimus sibiricus su larice. Fonte: Forestry Images, Nr.

1335017, John Ghent.

Possibili ospiti in Svizzera: conifere, ad esempio il larice euro- peo (Larix decidua) e l’abete di Douglas (Pseudotsuga men-

ziesii). L’idoneità del pino cembro (Pinus cembra) non è chiara. Abb. 3 Falena adulta. Fonte: Forestry Images, Nr.

5174044, Vladimir Petko.

Fig. 4 Bozzoli. Fonte: Forestry Images, Nr. 5444737, Yuri Baranchikov.

Potenziale di danno

La riproduzione di massa può portare alla defoliazione di interi alberi e foreste, causandone la morte. D. sibiricus rappresenta una potenziale minaccia per la foresta svizzera perché ha un ampio spettro di ospiti. In particolare i boschi di larice e cem- bro delle Alpi centrali potrebbero essere a rischio, poiché sono costituiti dai principali alberi ospiti e il clima è simile a quello delle zone di origine.

Status giuridico: Organismo da quarantena prioritario con obbligo di notifica e di lotta generale (OsaIV-DEFR-DATEC 916.201).

https://www.bafu.admin.ch/dam/bafu/de/dokumente/wald-holz/fachinfo-da- ten/cantonal_forest_protection_services.pdf.download.pdf/cantonal_forest_

protection_services.pdf

Origine e distribuzione

Dendrolimus sibiricus è originario delle regioni asiatiche della Russia, Kazakistan, Mongolia, Corea del Nord e Cina nord- orientale. È diffuso fino alle parti orientali, europee della Rus- sia (sino al 60. longitudine est). Non è presente nell’UE e nem- meno in Svizzera.

Fig. 2 Defoliazione su larice siberiano (Mongolia).

Fonte: Forestry Images, Nr. 1335021, John Ghent.

Organismo da quarantena

prioritario

Versione 12-2020

Versione 12-2020

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Rischio di confusione

Con specie europee di Dendrolimus come il bombice del pino (D. pini).

Link: EPPO: https://gd.eppo.int/taxon/DENDSI

Vie di diffusione

Uova, bruchi e pupe possono essere introdotti attraverso alberi vivi o legno con corteccia. La diffusione na- turale delle farfalle è di circa 50 (a 100) km all’anno. Tuttavia, attualmente non ci sono indicazioni riguardo a un’ulteriore diffusione naturale verso ovest.

Caratteristiche e sintomi

La colorazione delle falene adulte varia dal giallo - marrone al grigio chiaro e dal marrone scuro fino quasi al nero. Le ali anteriori sono contrassegnate da due caratteristiche strisce scure e al centro da una macchia bianca. Le ali posteriori hanno lo stesso colore delle ali anteriori, ma senza il disegno. Le femmine sono lun- ghe fino a 4 cm e hanno un’apertura alare fino a 8 cm, i maschi sono leggermente più piccoli con 3 cm di lun- ghezza e un’apertura alare massima di 6 cm. Le uova sferiche sono deposte sugli aghi, hanno un diametro di circa 2 mm e sono maculate da bianco fino a grigio scuro quando sono vecchie. I bruchi possono crescere fino a 8 cm di lunghezza e divorano gli aghi. Sono di colore nero-marrone con macchie chiare e peli lunghi.

Dopo il loro passaggio si possono ossevare appariscenti bozzoli marroni su ramoscelli e rami.

Biologia

D. sibiricus è considerato da alcuni autori una sottospecie occidentale di D. superans, D. superans sibiricus.

La specie è strettamente imparentata con il bombice del pino (D. pini). Ci sono prove molecolari che indicano che ci possa essere stata un’ibridazione tra D. sibiricus e D. pini in Finlandia.

In Russia, le falene volano da giugno ad agosto e depongono circa 300 uova l’una sulla corteccia e sugli aghi degli alberi ospiti. Dopo 13 - 22 giorni i bruchi si schiudono e si nutrono di aghi. Svernano nella lettiera di aghi e da aprile all’autunno dell’anno successivo si nutrono di nuovo nella chioma dell’albero. In seguito vanno in letargo una seconda volta. Nella primavera del secondo anno, i bruchi si nutrono di nuovo tra maggio e giugno e poi si impupano sui rami o sulla corteccia degli alberi ospiti. I bozzoli marroni sono grandi 25 - 45 mm. Lo sviluppo della pupa richiede circa un mese. Questo ciclo può essere interrotto in caso di cattive condizioni e quindi durare fino a quattro anni, oppure in condizioni favorevoli può essere completato in un anno.

Al momento, l’unico parassitoide dell’uovo presente in Europa è l’icneumoide Telenomus tetratomus.

Fig. 6 Bruchi che svernano nel terreno. Fonte: Forestry Images, Nr.

1335023, John Ghent.

Fig. 5 Covata / uova. Fonte: Forestry Images, Nr. 5444738, Yuri Baranchikov.

1° anno 2° anno 3° anno

J F M A M J J A S O N D J F M A M J J A S O N D J F M A M J J A S O N D

Bruco 1. Ibernazione 2. Ibernazione

Pupa Farfalla

Ciclo di vita di Dendrolimus sibiricus in Russia

Versione 12-2020

Autrici/autori: Hölling, D., Beenken, L., Brockerhoff, E., Queloz, V. / Redazione: Dubach, V. / Traduzioni: Renz, G.

Istituto federale per la foresta, la neve e il paesaggio WSL, Zürcherstrasse 111, 8903 Birmensdorf

Referenzen

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