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Vitamina B 12 : a proposito di fegato di manzo, premi Nobel e vegetariani

La carne è un alimento dalla qua- lità nutrizionale molto elevata.

È una fonte importante di nume- rose sostanze nutritive partico- larmente importanti, ad esempio le vitamine B1, B6 e B12. Il presente articolo illustra in modo appro- fondito la vitamina B12 (Cobala- mina).

La scoperta della vitamina B12 (è stata l’ultima vitamina ad essere scoperta) ha rappresentato il culmine della ri- cerca su scala mondiale di un princi- pio attivo che fosse in grado di trattare

l’anemia perniciosa. L’anemia perni- ciosa è una malattia del sangue che de- termina uno sviluppo anomalo dei glo- buli rossi, causando quindi l’anemia.

Fino al 20o secolo inoltrato, la malat- tia risultava solitamente letale. Negli anni 20 del secolo scorso due medici hanno notato uno studio nel quale la somministrazione di grandi quantità di fegato di manzo aveva determinato un miglioramento della formazione dei globuli rossi nei cani che soffrivano di anemia. Quindi i due medici hanno tentato la medesima cura nei loro pa- zienti affetti da anemia perniciosa e nel 1926 annunciarono con orgoglio

stata chiarita la struttura chimica com- plessa della vitamina B12 tramite l’ana- lisi radiografica (premio Nobel per la chimica 1964 a Dorothy Criwfoot Ho- dgkin) (figura 1). Nel 1973 i gruppi di ricerca di A. Eschenmoser (ETHZ) e di R. B. Woodward (Harvard) riusci- rono a realizzare, con oltre 60 reazioni chimiche, la sintesi totale della vita- mina B12 .

Ancora oggi nei paesi industrializ- zati dell’occidente l’anemia perniciosa causata dall’apporto insufficiente di vitamina B12 costituisce la malattia più frequente dovuta a carenze vitamini- che. Ciò si deve al fatto che questa vi- tamina non può essere prodotta né dal- l’organismo umano né da altri organi- smi altamente sviluppati o dalle piante.

Soltanto determinati microrganismi riescono a sintetizzarla. L’uomo di- pende dunque da un apporto regolare e gli alimenti di origine animale costi- tuiscono l’unica fonte che contenga una quantità significativa di vitamina B12 (la sintesi della vitamina B12 av- viene anche nei panzoni e nell’inte- stino degli animali). Per poter essere assorbita, la vitamina deve prima es- sere sciolta dal suo legame con l’aiuto degli acidi gastrici e di enzimi. In se- guito, assieme al fattore intrinseco che si è costituito nello stomaco, essa forma un complesso che viene succes- sivamente assorbito nella parte infe- riore dell’intestino tenue. La quantità assorbita dipende dalla dose assunta:

più è alta la concentrazione, più è fa- cile l’assorbimento. Anche i batteri presenti nell’intestino crasso del- l’uomo sono in grado di produrre la vi- tamina B12 , che tuttavia non può es- sere assorbita dall’organismo, poiché ciò è possibile unicamente nel prece- dente intestino tenue e con l’aiuto del

«fattore intrinseco».

I giovani e gli adulti hanno un fab- bisogno giornaliero di vitamina B12

pari a 1 μg. Tuttavia, poiché questa viene liberata in misura insufficiente dagli alimenti ed assorbita soltanto in parte dall’intestino crasso, è racco- mandabile un apporto giornaliero di 3 μg. La carne e i prodotti carnei, ma

Figura 1: struttura della vitamina B12.

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Lait entier Fromage frais granulé Yogourt nature, partiellement écrémé Emmentaler Vacherin fribourgeois Steak de boeuf Côtelette d'agneau Poitrine de poulet Truite Saumon fumé Bâtonnet de poisson pané Oeuf de poule, entier

Teneur en vitamine B12 (Pg/100 g de part comestible)

Figura 2: tenore di vitamina B12 di diversi alimenti di origine animale.

che con 500 g di fegato di manzo al giorno era possibile tenere sotto con- trollo l’anemia perniciosa (per questa scoperta, nel 1934 fu conferito loro il premio Nobel per la medicina). Negli anni 30 gli scienziati di tutto il mondo si apprestavano ad isolare il principio attivo presente nel fegato (oggi sap- piamo infatti che si tratta della vita- mina B12 ). L’operazione si rivelò più difficile di quanto era sembrata inizial- mente e soltanto nel 1948 si è riusciti a determinare indirettamente, con l’aiuto di batteri, il tenore di vitamina B12. Questa possibilità ha infine acce- lerato il processo, quindi nel 1956 è

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Filet mignon de veauEntrecôte de boeufCôtelette de veauPoitrine de boeufPoitrine de veauCoin de boeufFilet de boeuf Viande hachée de boeufViande hachée de porcFilet mignon de porcCôtelette d'agneauCôtelette de porcGigot d'agneauSteak de porcFilet d'agneau Poitrine de poulet sans peauCuisse de poulet avec peauSaucisse à rôtir de veauJambon cuit de devantSaucisse de LyonSaucisse au foieJambon cruGendarmeMortadelleSalamiSalsiz Saucisse de Vienne, pas cuite

Teneur en vitamine B12 (Pg/100 g de part comestible)

Figura 3: tenore di vitamina B12 di diversi tipi di carne e prodotti carnei.

Tenore di vitamina B12 (μg/100 g della parte commestibile) Wienerli, crudi

Salsiccia di Lione Salsiccia di vitello Cervelas Salsiz Landjäger Salame Prosciutto cotto anteriore Prosciutto crudo Salsiccia di fegato Coscia di pollo, con pelle Petto di pollo, senza pelle Cosciotto d’agnello Filetto d’agnello Costoletta d’agnello Costoletta di maiale Carne macinata di maiale Bistecca di maiale Filetto di maiale Carne macinata di manzo Anca di manzo Entrecôte di manzo Petto di manzo Filetto di manzo Costoletta di vitello Petto di vitello Filetto di vitello Uovo di gallina Bastoncini di pesce, impanati Salmone affumicato Trota Petto di pollo Costoletta d’agnello Bistecca di manzo Vacherin Friburghese Emmental Joghurt nature, parz. scremato Cottage cheese Latte intero

Tenore di vitamina B12 (μg/100 g della parte commestibile)

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14 novembre 2007 Carne e commestibili

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anche il pesce ed il formaggio sono delle buone fonti di vitamina B12 (fi- gura 2 e 3). Il tenore esiguo negli ali- menti di origine vegetale (si trova sol- tanto nei prodotti vegetali fermentati, ad es. nei crauti e nella birra) non con-

sente di coprire il fabbisogno in casi di alimentazione puramente vegeta- riana. Per contro, le riserve di vitamina B12 nell’organismo sono assai elevate (2–5 mg), quindi in presenza di un’ali- mentazione povera di vitamina B12

possono trascorrere da 5 a 10 anni prima che si manifestino i primi sin- tomi di carenza. Poiché la vitamina è un cofattore importante di diversi en- zimi che partecipano ad esempio alla sintesi dei fosfolipidi, degli acidi grassi e dell’acido nucleico, in casi di ca- renza si osservano dei disturbi del- l’emopoiesi nel midollo osseo e delle modifiche importanti del sistema ner- voso. Inoltre la vitamina B12 partecipa, insieme all’acido folico ed alla vita- mina B6, alla degradazione dell’omo- cisteina. L’omocisteina è considerato un fattore di rischio indipendente del- l’arteriosclerosi e del conseguente in- farto del miocardio.

In base al 5 ° rapporto sull’alimen- tazione, in Svizzera si assume con l’alimentazione una quantità di vita- mina B12 sufficiente per coprire il fab-

bisogno. Questa indicazione a carat- tere generale, tuttavia, non entra nel merito della copertura del fabbisogno nei singoli individui e in determinate fasce della popolazione. Accanto ai ve- getariani rigorosi, anche le persone an- ziane appartengono ai gruppi che ri- schiano di presentare una carenza di vitamina B12. Con l’avanzare dell’età aumentano le difficoltà di assorbi- mento che possono limitarne l’assor- bimento a livello dell’intestino. In li- nea di massima si può tuttavia affer- mare che è possibile assicurare un sufficiente di vitamina B12 con un’ali- mentazione variata e mista con un rap- porto equilibrato tra alimenti di origine vegetale ed animale.

Alexandra Schmid

Stazione di ricerca Agroscope Liebefeld-Posieux ALP, Berna

Dalla «Neue Zürcher Zeitung»

Quando la carne, a dispetto delle situazioni anomale, non è solo un contorno!

Come riferisce un articolo recen- temente pubblicato dalla «Neue Zürcher Zeitung», in Argentina le verdure sono ormai talmente care che a volte costano più della carne. L’esempio dei pomodori è già una realtà, mentre si profila quello delle patate e della zucca.

Recentemente le lettrici e i lettori della NZZ (sempre che non si tratti di vege- tariani) hanno potuto divertirsi leg-

gendo la notizia in base alla quale in Argentina i pomodori sono attual- mente più cari della carne tanto decan- tata di questo paese.

Considerando questa situazione, al- l’inizio del contributo l’autore con- stata che, nel paese dove si produce la miglior carne e dove ne registra il mag- gior consumo pro capite di questo ali- mento, i vegetariani non godono di molta stima e spesso vengono addirit- tura definiti denigratori del cibo op- pure barbari. Ora coloro che rinun-

Egregi signori delegati, cari amici della professione

Ho il piacere di trasmettervi qui di seguito l’invito alla prossima Assem- blea dei delegati che si svolgerà nell’ambito della Mefa/Igeho a Basilea.

Abbiamo allestito il programma in modo da consentirvi di organizzare la refezione secondo le esigenze individuali e al tempo stesso avere la possibi- lità, al termine dell’Assemblea, di visitare la Mefa/Igeho. Vi ricordiamo il ca- talogo della fiera, che avete già ricevuto, raccomandando di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici: dalla stazione principale FFS, prendere il tram n. 2 e scendere alla fermata Messeplatz.

Programma

ore 09.00 Apertura delle porte; caffè con cornetto ore 09.30–11.45 234a Assemblea dei delegati

ore 11.45 Pranzo in piedi, in seguito visita individuale alla fiera Ordine del giorno

1. Verbale della 233a Assemblea dei delegati del 18 aprile 2007 a Spiez 2. Relazione del presidente, consigliere agli Stati Rolf Büttiker, sulle attua-

lità dell’UPSC e indicazioni sulla situazione del mercato

3. Contratto collettivo di lavoro e condizioni salariali 2008 nell’economia carnea e nell’artigianato della macelleria; decisione sui risultati delle trat- tative con l’ASPM

4. Decisione sul preventivo provvisorio dell’Unione Professionale Svizzera della Carne UPSC per l’anno 2008

5. Comunicazione di base «Carne svizzera», contributo alla comunicazione e relativo aumento secondo la decisione del consiglio d’amministrazione Proviande del 29. 9. 07

6. Attività pubblicitarie in corso e offerte ai membri UPSC nell’ambito della pubblicità dell’Unione 2008

7. Sviluppo dei costi e dei prezzi 2008, in particolare per i salumi; orienta- mento sugli elementi di calcolo all’attenzione dei membri UPSC 8. Riforma della formazione professionale 2008 nell’artigianato della macel-

leria e nell’economia carnea; obiettivi ed indicazioni su ulteriori orienta- menti e sul materiale informativo

9. Diversi

Attendiamo con piacere l’incontrarvi e chiediamo a tutti i delegati di es- sere presenti. In fine ci permettiamo di attirare l’attenzione sul

Convegno interprofessionale della carne del 19 novembre

Partendo dal presupposto che abbiate previsto un’ulteriore visita alla fiera, vi ricordiamo che questa si combina perfettamente, il lunedì 19 novembre, con il tradizionale Convegno interprofesssionale della carne. Nel caso in cui non vi foste ancora iscritti, alleghiamo nuovamente l’invito ed il prospetto del convegno. Relatori professionali e orientati alla pratica vi consentiranno di cogliere le prospettive per il settore carneo svizzero. Vogliate cogliere l’op- portunità della Mefa per apprendere anche informazioni sulle tendenze degli sviluppi nel ramo carneo.

Unione Professionale Svizzera della Carne Il presidente Rolf Büttiker Consigliere agli Stati

Invito alla 234

a

Assemblea dei delegati dell’Unione Professionale Svizzera della Carne

Mercoledì 21 novembre 2007, ore 9.30. Halle 1 presso Messe Schweiz, sala «Luzern», sopra l’entrata principale Messeplatz a Basilea ciano alla carne, oltre alla beffa devono

subire anche il danno poiché da qual- che tempo la verdura costa più della carne.

Si tratta di una constatazione di un’importanza a dir poco rara, se si considera che in Argentina ogni abi- tante consuma e gusta in media ogni giorno 180 grammi di carne. Da que- sto punto di vista si comprende che il prezzo della carne ha un risvolto poli- tico e si trova sotto l’osservazione at- tenta del governo, che all’occorrenza

interviene per non rischiare di delu- dere gli elettori se la carne dovesse di- ventare troppo cara.

Recentemente il prezzo dei pomo- dori è aumentato a dismisura a causa del gelo. Prossimamente ci si attende un’evoluzione analoga per le patate e la zucca e, di conseguenza, potrebbe verificarsi una situazione assai cu- riosa. Infatti, nella composizione di un pasto, le verdure rischiano di compa- rire in quantità minore rispetto al con- torno, cioè la carne. Probabilmente la Proviande, indipendentemente dai prezzi dei pomodori, dimostrerà di avere ragione quando dice: La carne – altro che contorno!

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Referenzen

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