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Tipi di sistemi di impermeabilizza- impermeabilizza-zione, norme e direttive

di protezione e principi di scelta

4. Costruzioni in calcestruzzo

4.4 Riparazione del calcestruz- calcestruz-zo e dell’armatura

4.5.2 Tipi di sistemi di impermeabilizza- impermeabilizza-zione, norme e direttive

Una classificazione usuale valida non è dispo-nibile. In relazione ai materiali utilizzati esiste co-munque un certo ordinamento nelle norme SIA e VSS. A questo proposito la raccomandazione SIA 272, edizione 1980, contiene dei principi ed indi-cazioni per la progettazione, il dimensionamento, la costruzione e l’esecuzione delle impermeabiliz-zazioni contro le acque sotterranee con materiali a forma di telo e impermeabilizzazioni con malta di cemento impermeabile all’acqua [4.14]. Ne con-segue una classificazione grossolana delle imper-meabilizzazioni flessibilie rigidecome illustrato nella figura 4.36.

Con i materiali in telo menzionati nella raccoman-dazione si intende quanto segue:

– teli d’impermeabilizzazione bituminosi (TIB) – teli d’impermeabilizzazione modificati con

pro-dotti sintetici attualmente denominati teli d’im-permeabilizzazione polimerici-bituminosi (TIPB) – teli d’impermeabilizzazione in materia sintetica

(TIMS)

La norma SIA 281, edizione 1983, stabilisce una suddivisione in gruppi dei teli d’impermeabilizza-zione polimerici-bituminosi (vedi tabella 4.10).

La tabella 4.11 illustra un’articolazione dei vari si-stemi di impermeabilizzazione.

Ulteriori indicazioni, in particolare quelle relative ai valori delle esigenze richieste ed il controllo del materiale, sono contenute nei punti [4.42] e [4.45].

Per l’impermeabilizzazione delle lastre della careggiata nella costruzione di pontie sull’im-permeabilizzazioni ed il rivestimento di ponti, esi-stono, oltre la norma SN 640 490 del VSS, la di-rettiva sui dettagli costruttivi dei ponti dell’Ufficio federale per le costruzioni stradali [4.46] nonchè le indicazioni sulla progettazione di ponti con fondo in ghiaia delle FFS [4.47].

Nel punto [4.46] ci sono le indicazioni inerenti, in particolare, al risanamento di impermeabilizzazio-ni ed al rivestimento di ponti danneggiati. Nella ta-bella 4.12 sono riassunte le valutazioni dei diversi sistemi.

Tra l’altro, i punti [4.46] e [4.47] contengono im-portanti indicazioni per quanto riguarda il drenag-gio, i giunti, le chiusure dei bordi e le infiltrazioni.

Figura 4.36 Illustrazione schematica dei tipi di imper-meabilizzazione flessibili e rigidi.

FLESSIBILE

impermeabilizzazione strato protettivo

strato protettivo RIGIDO

Gruppo A Teli di impermeabilizzazione polimerici-bituminosi per l’impermeabilizzazione di tetti piani

A1 posa sotto gli strati di protezione e di carica,

posa libera o incollato/saldato parzialmente o completamente con il fondo e con i singoli strati incollati/saldati tra di loro.

A2 Posa senza gli strati di protezione e di carica.

Esposti agli influssi atmosferici, fissati meccanicamente o incollati/saldati su un fondo idoneo e protetti contro le intemperie (ev. isolamento termico).

Gruppo B Teli di impermeabilizzazione polimerici - bituminosi quale impermeabilizzazione di parti interrate sottoposte o meno a pressione idrica.

Non esposti alle variazioni di temperatura, impermeabilizzazione incollata/saldata con il fondo sottoposto o meno a pressione idrica.

Gruppo C Teli di impermeabilizzazione polimerici-bituminosi quale impermeabilizzazione di opere del genio civile, saldati completamente sul fondo e ricoperti

con un rivestimento misto a caldo.

Attribuzioni speciali:

tetti rovesci

– incollati o saldati completamente Gruppo B

– impermeabilizazzione posata liberamente Gruppo A1 Bordure e chiusura dei bordi esposti agli influssi atmosferici Gruppo A2

impermeabilizzazioni

impermeabilizzazioni rigide

impermeabilizzazioni flessibili

malta impermeabile

calcestruzzo impermeabilizzante

impermeabiliz-zazione bituminosa

degli strati

bitumi bitumi-polimeri materiale sintetico Tabella 4.10 Suddivisione dei gruppi di teli di impermeabilizzazione polimerici-bituminosi secondo settori di

appli-cazione [4.43].

Tabella 4.11 Articolazione dei tipi di impermeabilizzazione – mastice

– mastice d’asfalto – mastice flessibile

– telo – liquido

– telo – liquido

– telo – liquido

Costruzioni in calcestruzzo

Impermeabilizzazione flottante

costiposasottofondo e strato di rivestimentoin generale

mastice d’asfalto possibilità di una piccola altezza d’ingombro superficie di calcestruzzo con poche esigenze capacità di riempimento delle fessure

raccordo resistente al taglio tra la superficie di calcestruzzo e l’impermea-bilizzazione

raccordo resistente al taglio tra impermeabilizza-zione e strato (strato protettivo)

strato resistente all’usura sollecitazione della superficie di calcestruzzo causata dal calore al momento della posa pericolo di danneggia-mento causato dalla pene-trazione di particelle granu-lari derivanti dallo strato dispendio in caso di raccordi

costi, impermeabilizzazione e strato

1) su base elastomero, stato liquido, lavorazione a freddo 2) valutazione in base ad un unico prodotto

3) i teli d’impermeabilizzazione polimerici-bituminosi devono essere compatibili con il mastice d’asfalto

Tabella 4.12 Valutazione dei sistemi. Impermeabilizzazione e strato di rivestimento per le lastre della carreggiata dei ponti [4.46].

Osservazione: la valutazione indicata nella tabella secondo la quale nelle impermeabilizzazioni bituminose la resistenza al taglio del raccordo è favorevole deve essere relativizzata (vedi anche norma SIA 272). Sotto carico costante le stesse non possono as-sorbire le forze parallele alla superficie d’impermeabilizzazione. Di regola ciò non costituisce un problema in caso di impermeabi-lizzazione dei ponti. Per contro, ad es. per le volte di gallerie con carichi costanti elevati e tetti con falde a forte pendenza possono verificarsi danni molto gravi se non vengono adottati dei provvedimenti costruttivi relativi alla sicurezza di taglio.

Leggenda: molto favorevole favorevole precauzione, poco favorevole sfavorevole

Attualmente non esistono direttive per l’imper-meabilizzazione di gallerie stradali. Nel punto [4.48] per contro, sono riassunte le riflessioni dell’Ufficio federale delle costruzioni stradali. Le stesse dimostrano che in molti casi sono previste delle impermeabilizzazioni flessibili.

Ulteriori caratteristiche di differenziazione sono:

– impermeabilizzazioni posate liberamente o incollate completamente

– sistemi resistenti o meno all’acqua in pres-sione

– sistemi d’impermeabilizzazione sostituibili o non sostituibili(event. sostituibili soltanto con un enorme dispendio)

– tipi di applicazione (vedi tabella 4.13).

Le caratteristiche di differenziazione rivestono una parte importante per il mantenimento di sistemi di impermeabilizzazione. Sistemi non sostituibili o sostituibili solo con un enorme dispendio devono essere concepiti in modo da poter garantire la fun-zionalità almeno durante la durata d’utilizzo pre-vista della costruzione.

Nelle impermeabilizzazioni rigideviene sfruttata la proprietà del calcestruzzo di essere impermea-bile. Nell’applicazione ad es. in vasche per l’acqua di falda (denominate «vasche bianche») nei tun-nel, nelle gallerie e nei serbatoi l’elemento co-struttivo medesimo in cemento armato può assu-mere, accanto alla funzione statica, anche quella di impermeabilizzazione.

L’elemento costruttivo nel suo complesso deve es-sere progettato, calibrato, sviluppato costruttiva-mente ed eseguito a regola d’arte in modo da as-sicurare le condizioni di impermeabilità. Contro la penetrazione di acqua sono importanti sia un cal-cestruzzo compatto che fessure con larghezze ri-dotte. Ulteriori indicazioni si trovano nei punti [4.62] - [4.64].

In relazione alla progettazione di giunti, alla chiu-sura dei bordied alla penetrazionela pluralità di concetti e sistemi è probabilmente ancora mag-giore di quelli inerenti all’impermeabilizzazione

«in piano». In questa sede non è possibile una trat-tazione più approfondita. Si rimanda al punto [4.49] che può valere come costruzione standard.

La tabella 4.14 dà inoltre una visione sulle chiusu-re dei bordi in caso di pchiusu-resenza di teli in materia-le sintetico.

Costruzioni in calcestruzzo

Tabella 4.13 Tipi di applicazione dell’impermeabilizzazione.

Vasche per le acque di falda non aderente:

– appoggiato liberamente (saldatura continua con fissaggio ai bordi)

aderente su tutta la superficie:

– bitume a caldo

– scriccatura alla fiamma – collante a freddo

(saldatura continua) – iniezione

– rullatura, patinatura Tunnel

– appoggiato liberamente (saldatura continua con fissaggio meccanico) Ponti

non aderente:

– flottante

(con incollatura ai bordi) aderente a piena superficie:

– bitume a caldo

– scriccatura alla fiamma – iniezione

– rullatura, patinatura Tetto piano

non aderente:

– flottante (con incollatura ai bordi)

– appoggiato liberamente (saldatura continua con fissaggio ai bordi)

aderente a piena superficie:

– bitume a caldo

– scriccatura alla fiamma – collante a freddo (saldatura

continua) – iniezione

– rullatura, patinatura

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Mastice d’asfalto / mastice

Teli d’impermea-bilizzazione bituminosi (IB)

Teli d’impermea-bilizzazione polimerici - bituminosi (TIPB)

Teli d’impermea-bilizzazione in

materia sintetica (TIMS)

Materia sintetica liquida (MSL)

Applicazione

Tabella 4.14 Chiusura dei bordi nelle impermeabilizzazioni con teli in materiale sintetico campo d’applicazione possibile campo d’applicazione

Tipo

A

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