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Ripercussioni sull’ambiente di un aumento del numero degli impianti

6. Ripercussioni delle energie rinnovabili sull’ambiente e sulla pianificazione del territorio

6.1. Ripercussioni delle tecnologie rinnovabili sull’ambiente in Svizzera

6.1.2. Ripercussioni sull’ambiente di un aumento del numero degli impianti

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ecologico. Le linee aeree producono inoltre radiazioni non ionizzanti a cui studi recenti attribuiscono effetti molto negativi. In situazioni in cui il tasso di umidità è elevato le linee in cui la tensione supera i 220 kV producono anche emissioni foniche (effetto corona).

I cavi sotterranei incidono molto meno sul paesaggio e non producono alcun rumore. Ma sono notevolmente più costosi47. Nel terreno diminuiscono anche nettamente le emissioni di radiazioni non ionizzanti, l’effetto del calore prodotto dai cavi sulla biodiversità nel terreno è tuttavia ancora poco noto (Infras, Ecosens, 2013).

Rete di gasdotti

Nel caso della rete di gasdotti i rischi di incidenti sono molto elevati, ma l’impatto sull’ambiente dal punto di vista dell’utilizzazione del territorio e del paesaggio è ridotto. Nella tabella non vengono presi in considerazione gli effetti della posa di nuove condutture (Infras, Ecosens, 2013).

I risultati dell’analisi di Infras e Econsens (2013) mostrano che ogni tecnologia può avere ripercussioni negative sull’ambiente che in parte dipendono direttamente dalla tecnologia, ma spesso sono dovute alla scelta dell’ubicazione e al modo in cui è concepito l’impianto.

Nell’ottica di un aumento del numero di impianti che sfruttano fonti di energia rinnovabili la tecnologia che dovrebbe in primo luogo essere promossa è quella che, al momento della selezione del progetto e tenendo conto dell’ubicazione prescelta, presenta il minor impatto negativo. Analisi ambientali specifiche relative al progetto e all’ubicazione permettono di trovare il compromesso migliore per tutti gli attori coinvolti e di minimizzare i costi per la società. L’accettazione di determinate ripercussioni sull’ambiente si basa su valori sociali riconosciuti che di per sé non sono fissi e stabili. Essi variano a seconda della regione e si può supporre che non rimarranno gli stessi nel prossimo futuro.

6.1.2. Ripercussioni sull’ambiente di un aumento del numero degli impianti La Tabella 13 mostra i risultati delle valutazioni di Infras e Ecosens (2013) in merito a come affrontare al meglio sul lungo periodo l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili sotto il profilo ambientale.

Per quanto riguarda le centrali idroelettriche, dal punto di vista ambientale andrebbe innanzitutto migliorata l’efficienza degli impianti esistenti o i nuovi impianti dovrebbero essere connessi a infrastrutture esistenti (centrali ad acqua potabile o che utilizzano acque reflue).

Nuove costruzioni potrebbero infatti incidere più negativamente sull’ambiente e dovrebbero essere previste in primo luogo in ubicazioni dove sono già presenti altri impianti. I nuovi impianti su corsi d’acqua ancora non sfruttati dovrebbero essere realizzati solo in ubicazioni nelle quali può essere garantito un rapporto ottimale tra benefici energetici e costi ecologici e paesaggistici.

47 La posa di cavi sotterranei è più costosa della costruzione di linee aeree e questa differenza aumenta con l’aumentare del livello di tensione; nel caso della tensione più alta (220 kV e oltre) il costo può essere da otto a 13 volte più elevato (Technische Universität Ilmenau, 2011).

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Tabella 13: Valutazione delle ripercussioni del potenziamento delle tecnologie rinnovabili

Legenda:

Fonte: Infras, Ecosens (2013)

Ripercussioni negative sull’ambiente limitate e buone ubicazioni ancora disponibili (massima priorità) Migliori ubicazioni non più disponibili. Maggiori ripercussioni sull’ambiente ma ancora accettabili Forti ripercussioni sull’ambiente (prendere in considerazione la possibilità di rinunciare) Forti ripercussioni sull’ambiente, ma tecnologia necessaria per la sicurezza dell’approvvigionamento Potenziale probabilmente esaurito

La costruzione di nuove centrali ha un impatto molto negativo, l’ampliamento di centrali

→ Rinuncia alla costruzione di nuove centrali, event. potenziamento delle capacità delle ambientale, necessario però dal punto di vista funzionale (destinate a rimanere basse a lungo) → potenziamento da sostenere

Impianti annessi agli edifici

Impianti isolati Variante meno interessante → se possibile rinunciare al potenziamento

Biomassa Impianti a fermentazione professionali

Ad eccezione delle emissioni di alcune sostanze nocive, impatto sull’ambiente limitato; potenziale ulteriore di sviluppo limitato → potenziamento nel breve periodo, problematico sul lungo periodo (in particolare a causa della disponibilità di combustibile) ulteriore limitato → potenziamento fino al suo esaurimento

Vettori fossili Vettori fossili Impianti di cogenerazione

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Reti

Rete elettrica Linee aeree Potenziamento negativo dal punto di vista ambientale, ma necessario dal punto di vista funzionale

Cavi interrati

Gasdotti Gasdotti Ripercussioni molto negative sull’ambiente, potenziamento non necessario dal punto di vista funzionale

L’aspetto più importante da tenere in considerazione per gli impianti eolici è la scelta dell’ubicazione e la struttura. Si è ancora lontani dall’aver sfruttato tutte le possibilità di questa tecnologia, nei prossimi decenni, dunque, le ripercussioni sull’ambiente in rapporto all’energia aggiuntiva prodotta possono essere considerate sostenibili. Se l’ubicazione è buona e sono disponibili le soluzioni tecnologiche adeguate per risolvere eventuali conflitti, lo sfruttamento dell’energia eolica dovrebbe essere potenziato.

Gli impianti fotovoltaici annessi o integrati negli edifici hanno limitate ripercussioni sull’ambiente e il loro potenziale di sfruttamento sostenibile è ancora elevato.

Gli impianti fotovoltaici costituiscono una delle tecnologie chiave per la svolta energetica perché presentano un ottimo rapporto tra benefici e ripercussioni sull’ambiente. La maggiore diffusione di questa tecnologia, soprattutto attraverso l’utilizzo di edifici in grado di accogliere impianti abbastanza grandi, dovrebbe essere promosso. Si dovrebbero invece evitare gli impianti collocati su superfici libere che hanno un forte impatto negativo ed entrano in concorrenza con altre forme di utilizzazione del territorio.

Il grado di sfruttamento degli impianti a biomassa è nettamente più elevato rispetto a quello degli impianti fotovoltaici ed eolici. L’utilizzo della biomassa ha il vantaggio che la produzione di energia in questo caso può essere aumentata o diminuita a seconda delle necessità, questa tecnologia può pertanto essere utilizzata quando l’elettricità ottenuta con il sole o il vento non è sufficiente. La scelta dell’ubicazione dovrebbe tuttavia essere fatta con molta attenzione. Il combustibile dovrebbe essere disponibile nei dintorni dell’impianto per evitare le elevate emissioni legate al trasporto su lunghi tragitti. A lungo termine sussiste inoltre il rischio di una penuria di rifiuti biogeni e legno che potrebbe portare a conflitti tra diverse forme di utilizzazione del materiale combustibile e tra gli impianti.

Gli impianti per l’incenerimento dei rifiuti in Svizzera utilizzano il calore prodotto per la produzione di elettricità o il teleriscaldamento. Il potenziale degli IIRU è alto e dovrebbe, entro limiti ragionevoli, essere sfruttato anche per i suoi benefici sul piano ecologico.

Gli impianti a combustibili fossili provocano danni notevoli all’ambiente un’ulteriore espansione di queste tecnologie non è di conseguenza auspicabile. Con l’aumento della produzione decentralizzata di elettricità, impianti la cui produzione è regolabile sono però importanti, e tra di essi rientrano impianti di cogenerazione e centrali a gas a ciclo combinato. Senza questo tipo di impianti potrebbe in effetti essere necessario importare elettricità dall’estero. Una questione che resta tuttavia aperta riguarda il maggiore o minore impatto sull’ambiente dell’utilizzo di simili vettori fossili rispetto all’importazione.

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Le reti elettriche devono essere trasformate e potenziate per essere adeguate ai requisiti richiesti dalle nuove energie rinnovabili. Questo tuttavia non può avvenire senza forti ripercussioni sull’ambiente.

Nel prossimo futuro invece non sarà necessario un ampliamento della rete di gasdotti, perché anche nel caso in cui venissero costruite nuove centrali a gas a ciclo combinato, esse dovranno essere collocate dove già esiste una possibilità di raccordo alla rete ed è disponibile la necessaria capacità.