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Resume - Riassunto - Summary

Im Dokument an der oberen Waldgrenze (Seite 24-31)

Croissance, echanges gazeux, pourcents de survie et attaque par l'Herpotrichie chez des plants en mottes fertilises

a

la limite superieure de la foret

1. L' essai dont il est question a ete f ait avec des semis d' epicea, de meleze et de pin doi-vent etre dosees avec prudence, en particulier quant

a

l'azote. La croissance en hauteur ne peut-etre poussee par l'adjonction d'engrais que dans une mesure minime

a

cause de la brievete de la periode de vegetation; de plus fortes doses d'azote, principalement susceptibles d' entrainer des hausses d' accroissement, sont liees

a

des degats par le gel ( meleze), ou aux attaques de l' H erpotrichie noire ( epicea). C hez l' epicea, on n' a pas constate de seconde pousse, meme pour de forts dosages azotes. Les engrais organiques montrerent une tendance

a

agir de maniere plus durable que les engrais mineraux solubles dans l' eau. Le pin de montagne n' a pas du tout reagi positivement

a

l' amen-dement, mais a meme ralenti sa croissance. La terre mise en pot contenait assez de matieres nutritives pour garantir une croissance normale, mais une legere chlorose due au choc de plantation est apparue chez l'epicea sans adjonction azotee. Ceci n'a cependant pas augmente la vulnerabilite aux attaques de l'Herpotrichie, contrairement

a

ce qui a eu lieu dans la plupart des cas d'enrichissement azote.

3. On a trouve

a

nouveau une etroite correlation entre la teneur en azote et celle en chlorophylle des aiguilles d' epicea et entre la teneur en chlorophylle et l' assimilation (fig. 2). Un bon rapport lineaire est aussi apparu entre la teneur hivemale en chloro-phylle et l' accroissement en hauteur durant la periode d' accroissement suivante ( fig. 3).

Une analyse de chlorophylle permet donc dans bien des cas d'apprecier la reaction

a

un amendement. La diminution de l'elfet de l'engrais se reflete aussi dans une reduc-tion de la teneur en chlorophylle.

4. L' assimilation, en tant que base de la production de matiere, donne aussi une image exacte de la reaction

a

l' amendement chez les plantes ( fig. 4 et 5). U n mesurage unique de l'assimilation ne permet pas, il est vrai, de juger de la durabilite d'un amendement.

Chez les epiceas examines, on a pu demontrer surtout une /orte influence de l'azote sur les echanges gazeux; respiration et assimilation ont ete haussees chacune de quel-24

que 50

%

lorsque la teneur en azote des aiguilles a passe de 0,87 a 1,35

% ,

cependant que la transpiration n'augmentait que de 20

%

(tableau 5). La consommation d'eau des epiceas est devenue plus economique du fait de la meilleure nutrition azotee, bien que la consommation totale par plante ait presque double, a cause de la plus grande quantite d'aiguilles. L'intensite des echanges gazeux est un peu plus faible chez le pin de montagne que chez l' epicea, et la transpiration, un peu plus economique.

5. Quanta la mortalite, l'epicea s'est avere etre la plus sensible des trois essences.

Alors que 5

%

au plus ont succombe chez le meleze, vraisemblablement surtout saus l'effet du gel du fait que les adjonctions d'azote y etaient les plus fortes, les pertes ont atteint jusqu'a 14

%

chez le pin de montagne et se sont meme haussees jusqu'a 46

%

chez l' epicea.

6. Les hautes pertes chez l'epicea sont imputables aux attaques par l'Herpotrichie.

Des adjonctions azotees ont en general favorise les attaques, mais ce sont justement les epiceas, caracterises par la plus haute teneur en azote des aiguilles, qui ont fait montre d'une vulnerabilite relativement faible (fig. 6). On a decouvert une tres banne correlation entre l'intensite de respiration et l'attaque par les champignons (fig. 8), mais il reste a savoir si la respiration est un facteur important ou seulement un indica-teur de resistance ou de vulnerabilite. Etant donne que l' etat de nutrition influence la respiration comme le metabolisme, on peut admettre que certains produits de ce der-nier ou certains rapports entre des hydrates de carbone et des composes amines solu-bles se produisent, qui forment un terrain particulierement propice pour les hyphes des champignons. L'amendement doit etre donc fait de maniere que la respiration soit relativement basse, c'est-a-dire que le metabolisme contrarie les champignons. Un amendement azote saus forme d'adjonction de rognures de corne ou de poudre de sang semble agir dans ce sens.

7. Ces resultats montrent que saus les rudes conditions de la Limite superieure de la foret, la modification accusee d'un seul facteur devrait etre evitee. Les possibilites d' amendement semblent en consequence etre limitees.

Trad. Marie-Noiille Pont

Crescita, scambi gassosi, percentuali di sopravvivenza ed attacco di Herpotrichia nigra in piantine in zolla concimate

al limite superiore della foresta

1. L' esperimento descritto fu

J

atto con semenzali di peccia, larice e pino montano piantati in sacchetti di plastica ed esposti alle rigide condizioni del limite superiore della foresta (2000 m d'altitudine) allo Stillbergalp sopra Davos. ll terreno contenuto nei sacchetti di plastica fu arricchito con l'aggiunta di diverse sostanze concimanti organiche o minerali (tab. 1). L'esperimento tendeva in prima luogo a migliorare la vitalita delle piante.

2. I risultati di questo esperimento mostrano ehe le razioni di concime devono essere dosate con prudenza, in particolare per quanto concerne l'azoto. A causa della brevita del periodo vegetativo, la crescita in altezza puo essere aumentata mediante concimazione soltanto in misura minima; dosi d'azoto elevate, particolarmente adatte ad un incremento della crescita, risultarono infatti legate a danni del gelo (larice) o attacchi di H erpotrichia nigra ( peccia). Getti agostani non furono osservati nella peccia ne anche con forti dosi d'azoto. I concimi organici mostrarono la tendenza ad un ef fetto piu durevole ehe quelli minerali solubili in acqua. 1l pino montano non reagi del tutto alla concimazione, rallentando anzi la sua crescita. La terra dei sacchetti con-teneva abbastanza sostanze nutritive per garantire una crescita normale, ma senza aggiunta di azoto si manifesto nella peccia una leggera clorosi dovuta alla crisi del trapianto. Questa clorosi non accrebbe tuttavia la ricettivita agli attacchi di Herpo-trichia nigra, come invece si ebbe nella maggior parte dei casi di concimazioni di azoto.

3. Vennero ritrovate le strette correlazioni tra il tenore di azoto e quello di cloro-filla degli aghi di peccia e tra il tenore di clorocloro-filla e l' assimilazione (fig. 2). Una buona relazione lineare risulto pure tra il tenore invernale di clorofilla e l'accresci-mento in altezza durante il periodo vegetativo seguente (fig. 3). U n' analisi della cloro-filla permette dunque in molti casi di apprezzare la reazione ad una concimazione.

Anche lo smorzamento dell' ef fetto di una concimazione si rispecchia in una riduzione del tenore di clorofilla.

4. L'assimilazione, come base della produzione di sostanza, da pure un'idea esatta della reazione delle piante alla concimazione (fig. 4 e 5). U na misurazione unica del-l' assimilazione non permette naturalmente di giudicare del-l'effetto duraturo di una conci-mazione. Nelle pecce esaminate si pote dimostrare soprattutto un /orte influsso del-l'azoto sugli scambi gassosi; respirazione e assimilazione si accrebbero ognuna di circa 50

%

per un aumento del tenore di azoto degli aghi da 0,87

%

a 1,35

% ,

mentre la tra-spirazione saliva di 20

%

soltanto (jig. 5). Grazie alla miglior alimentazione in azoto, il consumo d'acqua delle pecce divenne piu economico, anche se quello totale per pianta risultava quasi raddoppiato in relazione alla maggior massa di aghi. L'intensita 26

degli scambi gassosi nel pino montano

e

leggermente in/ eriore di quella nella peccia e la traspirazione un po'piu economica.

5. Rispetto al_la mortalita, la peccia risulto essere la piu sensibile delle tre specie arboree studiate. Mentre nel larice le perdite furono del 5

%

al massimo, verosimil-mente soprattutto per l' ef fetto del gelo in quanto si trattava delle concimazioni piu rieche d'azoto, esse raggiunsero il 14

%

nel pino montano e perfino il 46

%

nella peccia.

6. Le forti perdite nella peccia sono dovute all'attacco di Herpotrichia nigra. Con-cimazioni di azoto accrebbero in generale gli attacchi, anche se proprio le pecce con il piu alto tenore di azoto negli aghi denotarono una ricettivita relativamente debole (fig. 6). Una correlazione molto buona venne scoperta tra l'intensita respiratoria e l'attacco del fungo (fig. 8); resta tuttavia da sapere se la respirazione

e

un fattore importante o solo un indicatore della resistenza, rispettivamente della ricettivita. Sic-come lo stato di nutrizione influisce sulla respirazione Sic-come anche sul metabolismo, si puo ammettere ehe certi prodotti di quest'ultimo oppure determinati rapporti tra idrati di carbonio e sostanze aminiche solubili f or~ino un substrato nutritivo parti-colarmente buono perle ife fungine. La concimazione dev'essere fatta dunque in modo ehe la respirazione resti relativamente bassa, oppure ehe il metabolismo risulti sfavo-revole al fungo. Un'aggiunta di azoto sotto forma di trucioli di corno o di farina di sangue sembra agire in questo senso.

7. Questi risultati mostrano ehe sotto le rigide condizioni del Limite superiore della foresta si dovrebbe evitare la modifica drastica di un solo fattore. Le possibilita di concimazione sembrano quindi essere limitate, almeno nella fase giovanile delle pian-tagioni.

Trad. I. Ceschi e A. Antonietti

Growth, gaseous exchange, survival,

and snow mold attack of fertilized conifers, balled in plastic bags, at the subalpine timberline

1. The present investigation was performed with spruce, larch and mountain pine seedlings, transplanted into plastic bags, in the severe environment of the timberline (2000 m above sea level} near Davos. The soil in the plastic bags had been enriched in nutrients by different additions of organic or mineral fertilizers (Table 1). The main aim of fertilization was to improve tree vigor and hardiness.

2. Results of this trial indicate that fertilizers, particularly nitrogen, should be adde<j with caution. Due to the short growing season ( approx. 120 days) growth increases remain small (tables 2, 3 and 4). Heavier nitrogen additions which stimulat-ed growth most were couplstimulat-ed with either /rast damage (leader die-back of larch) or spruce if no additional nitrogen was given. This chlorosis did not affect susceptibility to snow mold. Organic fertilizers tended to give a more sustained effect than did mineral fertilizers.

3. Strang correlations were obtained between N content and chlorophyll content of spruce needles, between chlorophyll content and photosynthesis (fig. 2), and between chlorophyll content in winter and leader growth in the subsequent growing season (fig. 3). Chlorophyll analysis thus may often yield valid predictions on fertilizer response. Also a fading fertilizer effect is reflected in decreasing chlorophyll contents.

4. Photosynthesis, too, is an accurate indicator of plant response (fig. 4 and 5). A single measurement of photosynthesis, however, cannot predict whether the response will be of a sustained nature.

A strong influence of nitrogen on gaseous exchange of spruce was observed (table 5). Respiration and photosynthesis were increased by approx. 50

%

by an increase from 0,87

%

to 1,35

%

N in needles, whereas transpiration was raised by 20

%

only. W ater use of spruce thus became more economic, although total water consumption per plant increased due to bigger needle mass.

M ountain pine exhibited a somewhat reduced gaseous exchange in comparison to spruce and transpiration was even more economic.

5. After Jive years survival of larch was best with at least 95

%.

Mountain pine survived with at least 86

%

whereas spruce had a high mortality of 19-46

% ,

28

6. High mortality of spruce was caused by snow mold attack. N fertilization in general increased fungal injury but plants with highest N contents were again less susceptible ( fig. 6). A close correlation was detected between respiratory intensity and susceptibility of spruce (fig. 8) but it remains an open question whether respi-ration is an important factor or just an indicator of resistance or susceptibility. Nutri-tion is influencing respiraNutri-tion as well as metabolism. Therefore it is assumed that different fertilizations yield different metabolic products or ratios between carbohy-drates and soluble amino compounds. These will vary in their suitability as food for the fungus.

Fertilization therefore should besuch that respiration remains low and metabolism unfavorable for fungal growth. A moderate nitrogen fertilization in form of hornchips or dried blood seems to produce this ef fect.

7. Results indicate that under the severe conditions of the timberline any drastic change of a single factor should be avoided. Possibilities of fertilization therefore seem restricted, at least during early youth.

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