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756. Acta Consistorialia

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a. 1699. Maii die XVIII.

Civitas Leopoliensis sita est in provincia Russiae inter praecipuas regni Poloniae civitates, a quamplurimis

habitatori-1699 mai

bus, quorum major pars catholicorum inhabitata, sub dominio temporali regis Poloniae.

Metropolitana ecclesia est sanctissimae Trinitati sacra anti- quae structurae, magna egens reparatione, et quinque episcopos suffraganeos habet, ubi sex numerantur dignitates, quarum major decanatus, duodecim canonicatus, inter quos praebenda paeniten- tiaria, nonnulli mantionarij, alijque presbyteri et clerici divinis inservientes. Cura animarum exercetur in ea, ibique adest fons baptismalis, ac sacrarium, sacra suppellectili, ceterisque rebus, etiam ad Pontificalia exercenda necessarius opulenter instructum, chorus, duo organa, campanile cum campanis, et coemeterium, ac nonnullae sanctorum reliquiae decenter asservatae. Domus archiepiscopalis parum distat a cathedrali, et aliqua eget repara­

tione. Fructus taxantur in libris camerae, ad florenos centum, ascendunt autem ad 15/m. florenos circiter illius monetae nulla pensione onerati.

In praedicta civitate praeter cathedralem, nulla existit pa- rochialis ecclesia, cum reliquae sint ritus schismatici, septem virorum et tria monialium monasteria, nonnullae laicorum con- fratres, mons pietatis et camera caritatis pro distribuendis eleemo- synis; hospitalia vero sunt in suburbijs. Caret autem seminario.

Dioecesis ad triginta extenditur milliaria, et quindecim op- pida circiter sub se continet.

Biblioteca Barberini. MS. № X X X V I: Acta Consistorialia, tom. 40, fol. 123.

757. Lettera del segretario G. Alberti, residente veneto in Polonia, al D oge di Venezia.

Varsavia li 19 Maggio 1699.

. . . Da nuovo si parla dell’ affare di Elbinga, da ehe il ressidente di Moscovia e venuto essortare il Re per parte del suo Czaro a lasciarne il possesso all’ Elettore, finche siano essa- minate amicabilmente le sue prettensioni. La cosa non e stata ben sentita, corsa voce ehe il Czaro essibisca la sua assistenza all* Elettore, il ehe non si attendeva il Re doppo le contesta­

tion di amicitia strettissima prottestatagli dal Czaro. Dali’ altra parte, si sussura, ehe Г Elettore da nuovo prometti al Re di dargli certo picciolo stato nella Lusacia, intermedio tra la Po­

lonia, et la Sassonia, con che contenta la Maestä Sua di havere il passaggio libero tra li suoi stati et questo regno, lascierä, che

757—758 587 Г Elettore s ’ accordi, come poträ, con questa repubblica, senza '®®;9 pigliare piu con calore la parte contro 1’ Altezza Sua Elettorale.

. .. Nuovi marinari sono ritornati da Moscovia licenciati con gl’ altri. Questo ressidente mi dice, che il Czaro era disceso a Vronice, dove si fabricano li vascelli, et ehe di lä forse passa- rebbe anco ad Assow, confirmandomi che per tutto questo non era mutato il dissegno dello seritto viaggio d’ Italia, senza perõ volermi, о sapermi dire di vantaggio.

II secretario dell’ inviato cesareo ch’ ё qui, mi assicura, ehe il ministro dell’ Imperatore in Moscovia poco contento delle sue negociationi haverebbe forse havut’ ordine di ritõrnare a V ien n a. . .

Venetia. Archivio di stato. Senato. Dispacci Polonia ; filza 18, disp. № 797.

758. Lettera di m onsig. Santa Croce, nunzio apostolico in Germania, al card. Spada, segretario di stato.

V ienna li 23 Maggio 1699.

Giovedi fui all’ udienza di Sua Maestä Cesarea in Luxem- burgo per eseguire gli ordini di Sua Santitä, comunicatimi dalla sacra Congregatione de Propaganda fide circa il padre frä Fran­

cesco Maria da Sellano missionario cäpuccino, che se ne va in Persia con un breve pontificio a quel Re, e che brama, che gl’ ufficij di Sua Santitä siano anche accompagnati da quelli di Sua Maestä Cesarea. Udl la Maestä Sua con precisa sodisfazione ciö, che gli esposi, e collaudando Г apostolico disegno di Sua Beatitudine, e la vigilanza della s. Congregatione, disse, che haverebbe dato gl’ ordini opportuni per compiacere il religioso in ciö, che desidera. E circa il passaporto per la Moscovia, di cui parimente io li parlai, disse Sua Maestä, che questo punto ha- veva bisogno di qualche ponderazione, facendo il Czar da qualche tempo in qua grandissime difficoltä nel dar’ questi passi, e non convenendo di esporre il religioso al pericolo di qualche insulto;

onde quando riuscisse impratticabile, che egli potesse havere il passo per la Moscovia, bisognerä vedere di mandarlo coi il sig. conte d’ Etingh che fra due, о tre mesi anderä ad’ eserci- tare la grand’ ambasciata in Costantinopoli per la ratificazione della tregua; et havendo io parlato di questa materia col sig.

cardinal Colonitz, crede sua em.za che non vi sarä miglior’ tem- peramento di questo. In tanto ho dato a Sua Maestä in scritto tutto quello, che g l’ espressi colla viva voce in questo negotio.

Et avendoli motivato il desiderio del religioso d’ essere ad in- chinare la Maestä Sua, spero, che quanto prima sarä introdotto, ancorche il ritrovarsi Sua Maestä al divertimento delle caccie in Luxemburgo, non dia cosi facilmente Г accesso all’ udienze, e resto facendo all’ Em. V. profondissimo inchino.

Archivio Vaticano. Germania. Vol. 236.

759. Lettera del card. Spada, segretario di stato, a m onsig. Davia, nunzio apostolico in Polonia.

Roma li 23 Maggio 1699.

Vedrä V. S. Ill.ma dalla copia del breve ingiunto con quäle efficacia di sentimenti la Santitä di Nostro Signore esorti la Maestä del Re a rivocare la restituzione seguita del pseudo- vescovato di Alba Russia, e procuri d’ additargli la necessitä di togliere un si gran pregiudizio alla santa unione in quelle parti, imitando Г esempio del Re suo predecessore, et insistendo nel pensiero havuto dal principio d’ impedire una si perniciosa innovazione. Dovrä ella nel rendere a Sua Maestä il detto breve ponderargli tutte le ragioni, che possino indurla a com- piacere Sua Beatitudine in cosa tanto importante per la religione cattolica, di premura ben singolare della Santitä Sua e di non minore gloria per Sua Maestä.

Archivio Vaticano. Polonia. Vol. 188.

760. Lettera del card. Spada, segretario di stato, a monsig. Davia, nunzio apostolico in Polonia.

Roma li 23 Maggio 1699.

Sento le notizie pervenute costä in ordine all’ essersi dal Czaro di Moscovia mutata intenzione di permettere a’ missionarij destinati alla China il transito per la Siberia, pensando agevolar loro piü tosto il passaggio per la Persia. Quando non possa ottenersi commodo et habilitä maggiore, conviene accettare e contentarsi del vantaggio, che si offre a detti operarij evange- lici, onde vadino sicuramente, se non possono far la strada, che si stimano men lunga.

Archivio Vaticano. P olonia. V o l. 188.

№№ 761— 762

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761. Lettera del segretario G. Alberti, residente veneto

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