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degli studi preliminari e dell’avanprogetto

5.7 Confronto tra le varianti

Forma e contenuto

Il risultato più importante del confronto tra le va-rianti è la scelta del sistema, che va fatta tenendo conto di tutti gli aspetti tecnici, economici ed eco-logici e dell’opinione del committente. Il progetti-sta elabora le basi decisionali; la decisione è presa dal committente.

L’inclusione di tutti gli aspetti nel processo decisio-nale è importante in quanto, dal punto di vista dell’economia dell’esercizio, i fatti parlano spesso a sfavore del riscaldamento a legna. La valutazione dei criteri ecologici e dell’economia globale assu-mono dunque un importante significato.

Obiettivi del confronto tra le varianti – Definizione delle basi e dei fondamenti.

– Descrizione delle varianti con schemi di principio e proprietà.

– Accertamento di eventuali contributi all’investi-mento da parte della Confederazione e/o del cantone.

– Composizione dei costi di investimento con calcolo dei costi del capitale.

– Composizione delle cifre di consumo annuo con i costi energetici annui medi.

– Uso, servizio e manutenzione con indicazione dei relativi costi medi annui.

– Confronto dell’economicità sulla base dei costi globali e d’esercizio annui.

– Valutazione dell’impatto ambientale e dei rischi tecnici.

– Effetti sull’economia regionale.

– Raccomandazioni e motivazioni.

Costi annui = costi del capitale + costi d’esercizio

Fattore di rendita annua per la determinazio-ne dei costi del capitale

Interesse 4% 5% 6% 7%

Anni

5 0.225 0.231 0.237 0.244

10 0.123 0.130 0.136 0.142

15 0.090 0.096 0.103 0.110

20 0.074 0.080 0.087 0.094

30 0.058 0.065 0.073 0.080

Costi d’esercizio = costi energetici + Confronto dell’economicità

Il confronto dell’economicità è fatto sulla base dei costi globali annui, che si compongono a loro volta dei costi del capitale e dell’esercizio.

I costi del capitale sono ricavati con il metodo della rendita annua e, assieme ai costi energetici, di manutenzione e di servizio, danno come risultato il costo annuo globale della produzione di calore.

Oltre a un confronto con gli attuali costi energetici, andrebbe anche eseguito un calcolo di paragone che includa i costi esterni. A questo scopo, è pos-sibile applicare il metodo calcolatorio dei sovrac-costi energetici (capitolo 5.1).

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Studi preliminari e progetti di massima

Influsso delle condizioni quadro sul costo del calore utile

Fonte: Economicità dell'utilizzo dell'energia ricavata dal legno nei comuni, Dipartimento federale per l'energia, Berna 1994

Influsso dei costi indotti mediante calcolo del supplemento di costo dell'energia

Calcolo come al capitolo 5.1

Struttura dei costi del prezzo del calore utile (costi di produzione del calore)

Struttura dei costi del calore utile

La struttura dei costi di produzione del calore può essere desunta dai costi complessivi annui. La struttura dei costi può essere suddivisa ulterior-mente in funzione di un utilizzatore unico oppure di un teleriscaldamento:

– investimento per la produzione di calore – investimento per il teleriscaldamento e la

preparazione del calore

– costi per il deposito di combustibile – costi dell'energia

– costi di servizio, controllo e manutenzione.

Influsso del prezzo dell'energia sull’economicità

Malgrado un'accurata preparazione dei dati nume-rici, il calcolo della convenienza presenta sempre una certa imprecisione. In primo luogo, nel caso di avvenimenti vicini, i valori devono essere interpre-tati con molta prudenza. In questi casi il fattore di correzione del costo dell'energia può influenzare fortemente il confronto dell'economicità.

(Capitolo 5.1)

Influenza dei fattori più importanti

I fattori più importanti che influiscono sull'econo-micità sono:

– il costo dei trucioli – i costi di manutenzione – i costi d'investimento – l'utilizzo.

L'importanza di questi fattori dev'essere valutata dal progettista.

Studi preliminari e progetti di massima

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5.8 Progetto di massima

Punto di partenza in funzione della scelta del sistema

Prima dell'inizio del progetto di massima devono essere definiti il sistema di combustione, le dimen-sioni del silo, la sua gestione e la catena di approv-vigionamento. Si devono inoltre conoscere lo spa-zio necessario, l'ubicaspa-zione del locale riscalda-mento e del silo, il fabbisogno di combustibile e la potenza dell'impianto, così come le direttive deter-minanti dell'INSAI, VKF e dell'OIAt. Dovrebbe es-sere stata eseguita anche una prima valutazione dei costi di produzione del calore. Il progetto di massima definisce una disposizione spaziale otti-male dell'impianto di combustione e del combusti-bile. A questo livello viene considerata e chiarita l'installazione di altre attrezzature quali l'impianto di asportazione della cenere o quello di sicurezza.

Ubicazione dell'impianto di combustione, della canna fumaria e del silo

L'impianto di combustione ed il deposito di com-bustibile dovrebbero essere posizionati il più vici-no possibile. Fra i due locali ci deve essere una differenza di livello di 70 cm per permettere la caduta di combustibile.

Nel caso in cui non sia possibile realizzare questo gradino o il pavimento del silo si trovi addirittura ad una quota inferiore rispetto a quello del locale tecnico occorre prevedere un trasportatore a co-clea in pendenza che porti il combustibile al livello del gradino di caduta.

L'utilizzo di residui lignei richiede la posa di una chiusa con ruota a palette nel gradino di caduta.

Per questo motivo il gradino dev'essere, in questo caso, di 80 - 90 cm.

Disposizione delle componenti principali

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Studi preliminari e progetti di massima

Integrazione dell'attrezzatura di asportazione della cenere

La combustione di legno produce al massimo circa l'1% del peso del combustibile di cenere non com-bustibile, la corteccia può produrre una percentua-le maggiore a causa della presenza di sassi e sabbia. I rifiuti di cenere devono essere allontanati dalla camera di combustione e dai tiraggi dello scambiatore di calore e depositati in appositi con-tenitori. Impianti di combustione più grandi (da circa 150 kW) possono essere forniti di un sistema automatico di asportazione della cenere che utiliz-za contenitori da 600 l.

Attrezzature di sicurezza speciali

Oltre alle attrezzature di sicurezza usuali nelle reti idrauliche (valvole di sicurezza e impianto di espansione), negli impianti automatici di combu-stione a legna devono essere prese misure di sicurezza particolari per evitare lo scoppio di incen-di e incidenti dovuti ai gas incen-di fermentazione. Nor-mative e leggi (INSAI, VKF) prescrivono vari stadi di sicurezza in funzione dell'assortimento di legna da ardere.

1 Clappa di protezione del fuoco

2 Doccia di acqua con interruttore termico 3 Tubo di caduta

4 Chiusa con ruote a palette

5 Allacciamento dell'acqua di spegnimento

Per trucioli di bosco con un tenore di acqua minore del 20% cadono le posizioni 1 e 4.

Catena di sicurezza nell'esempio:

residui lignei

Progetto di dettaglio

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